Le ruba la bici, lei lo insegue e lui la violenta: la trappola dell’immigrato
Una vera e propria trappola: «Se rivuoi indietro la bicicletta, vieni a riprendertela». E da quel momento è iniziato il dramma, una violenza cieca su una donna da parte di un marocchino. Anzi, di un clandestino marocchino che aveva numerosi precedenti penali di spaccio e altro. La vittima è una trentenne aretina, stuprata in modo brutale mentre tornava a casa in bicicletta. Solo il giorno dopo la giovane ha trovato il coraggio di andare in ospedale e denunciare l’aggressore. Come racconta La Nazione, il marocchino è stato preso grazie alla descrizione fornita dalla donna che – dopo essersi presentata in ospedale dove hanno accertato i segni della violenza sessuale – si + rivolta alle forze dell’ordine e ha denunciato l’immigrato. Secondo la ricostruzione, la trentenne si trovava in una stradina alle spalle di uno dei più grandi supermercati di Arezzo. Si è imbattuta nel marocchino che è riuscito a strapparle la bicicletta su cui stava pedalando. A quel punto le ha detto: «Se rivuoi indietro la bicicletta, vieni a riprendertela». La ragazza ha iniziato a corrergli dietro ed è arrivata in un luogo isolato della città. Il marocchino le è saltato addosso e l’ha stuprata senza pietà.
oo scritto un semplice commento su quanto avvenuto alla donna Aretina ma non capisco perché non viene pubblicato? non siete d’accordo sul punire il responsabile, o aver criticato i buonisti che sono tali fino a quando non succede a loro, sono queste le vostre linee guida, bisogna subire violenza e dire grazie, illuminatemi per favore perché sono un po frastornato
Questo va ucciso.
castrazione chimica? no quella fisica altro che chimica.Poi a casa sua di nuovo.Altro che accoglienza.Salvini forza vai avanti e non fare marcia indietro.
mandatelo a casa di gino strada…