“Io sono il colonnello”: giovedì a Roma proiezione del docufilm su Calcagni

26 Giu 2018 15:34 - di Redazione

Giovedì 28 giugno alle 18.30 presso la sala convegni della Fondazione AN in via della Scrofa 43 sarà proiettato il documento film organizzato dall’Associazione Donne per la Sicurezza a e dal periodico Realtà Nuova Io sono il Colonnello, sulla vita del colonnello Carlo Calcagni, ufficiale del ruolo d’onore ed atleta paraolimpico più volte premiato. Carlo Calcagni partecipò nel 1996 alla missione internazionale di pace nei Balcani, respirando polveri di metalli pesanti, ammalandosi gravemente. Oggi gli sono state diagnosticate una serie di malattie neurologiche, procurandogli una invalidità permanente del cento per cento. Il film del regista Michelangelo Gratton, illustra la vita di questo italiano, che dal 2010 ogni trimestre si ricovera per 15 giorni in un centro specializzato in Inghilterra, unica struttura sanitaria in Europa in grado di curare la Mcs (la sensibilità chimica multipla) di cui soffre il colonello Calcagni. Parteciperanno inoltre esponenti della cultura, dello sport paraolimpico, dell’associazionismo, giornalisti di numerose testate, esponenti della commissione difesa di Camera e Senato.

Lui è una forza della natura. Tosto, caparbio, a tratti inossidabile. Carlo Calcagni, colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito italiano, campione di ciclismo, paracadutista, pilota istruttore di elicotteri, da anni combatte contro un male invisibile dovuto alla contaminazione da metalli pesanti contratta durante una missione di peacekeeping nei Balcani nel 1996. E da anni resiste senza retrocedere di un centimetro, lui stesso spesso dice “vince chi resiste”:  forza di volontà, passione e rabbia,  insieme alla sua inseparabile bicicletta, gli permettono di aggrapparsi alla vita,  di emozionarsi e di emozionare.  La sua adrenalina? Il ciclismo, una passione  di vecchia data, che gli ha permesso di vincere 2 medaglie d’oro agli Invictus Games di Orlando in Florida nel 2016 e 2 medaglie d’oro in Coppa del mondo di paraciclismo come atleta del Gruppo sportivo paralimpico della Difesa, che gli ha dato la possibilità di continuare a “servire” ancora la Patria e di mettersi nuovamente in gioco conquistando tanti podi. Medaglie e sudore.

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