Fontana: qui non nascono più bimbi, farò una politica per invertire il trend
Invecchiamento della popolazione, tasso di fertilità in Italia che pone il nostro paese in coda alla classifica europea della natalità. Sono questi i punti dolenti sui quali il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana intende concentrarsi per invertire la rotta. Perché, spiega in un’intervista a quotidiano.net, “un Paese che non ha figli non ha futuro”. «Non servono interventi spot – spiega Fontana – ma programmazione strategica e interventi prolungati nel tempo: un sistema fiscale ‘family friendly’, una drastica semplificazione tributaria, una rete di sostegno ai genitori, la valorizzazione dei consultori, un rafforzamento dei sussidi». Commenta poi i dati allarmanti sul consumo di droghe che fanno registrare un primo approccio agli stupefacenti già all’età di 14 anni. Motivo per cui non è possibile schierarsi con chi invoca l’antiproibizionismo. «La mia ricetta – assicura – è quella del buon padre di famiglia. Nessun buon padre di famiglia può desiderare che il proprio figlio si droghi senza intervenire. Quindi: potenzieremo l’attività del Dipartimento per le politiche antidroga, soprattutto in chiave preventiva, coinvolgendo le scuole perché l’informazione è fondamentale. E agiremo, d’intesa con il ministero dell’Interno e le forze dell’ordine, per il contrasto. Chi viene scoperto a consumare droga potrebbe andare a rendersi utile nelle comunità di recupero». Fontana sembra deciso a intervenire anche sul boom della cannabis light: «Qualche rischio – afferma – lo vede, in primis, il Consiglio superiore di sanità, secondo il quale la pericolosità di questi prodotti ‘non può essere esclusa’. Un avvertimento che non può rimanere inascoltato».