Epurazione politica a Ravenna: cancellati tutti i cittadini onorari fascisti

6 Giu 2018 15:38 - di Redazione

Non solo Benito Mussolini: l’epurazione politica è scattata per tutti i cittadini “onorari” in odore di fascismo, chiunque abbia avuto a che fare col regime, anche se segnalatosi per meriti, virtù, capacità. La vendetta postuma della sinistra si è consumata con due ordini del giorni della maggioranza (Pd, Sinistra per Ravenna, Ama Ravenna, Mdp – Articolo 1) con cui si è voluto eliminare dall’albo delle cittadinanze onorarie coloro che l’hanno ottenuta per meriti fascisti. Dal Duce a tanti altri,  i nomi non di sinistra  non compariranno più nell’albo. Provvedimenti non condivisi dal centrodestra, che è uscito dall’aula: Lega Nord, LpRa e Fi  hanno infatti definito i dibattiti sul tema «lunari vetero-sinistrorsi». Non a caso, i documenti erano due, entrambi approvati: il primo sull’epurazione fascista, il secondo sulla desertificazione fascista, con il divieto di concedere contributi ma anche patrocini o concessioni di suolo o aree pubbliche a «organizzazioni ed associazioni che si richiamino direttamente all’ideologia fascista, ai suoi linguaggi e rituali, alla sua simbologia, o che esibiscano e praticano forme di discriminazione razziale, etnica, religiosa o sessuale». Roba gradita a politici come Fiano, sempre con lo sguardo rivolto al passato.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Alf 7 Giugno 2018

    E’ di un penoso sconcertante,sempre a sfrcellarci i marroni con queste idiozie, ma si sa, la madre dei cretini è sempre incinta.

  • Andrea 6 Giugno 2018

    Le cittadinanze onorarie in questione appartengono a un periodo storico del nostro Paese e di conseguenza sono indelebili e non si possono cancellare perché fanno parte della nostra storia.Io la penso così e trovo pericolosa questa frenesia compulsiva da parte della sinistra.Vorrei ricordare che la Toscana è piena zeppa di vie o piazze intitolate a Lenin e company e nessuno si scandalizza mentre si cambia nome in fretta e furia alle vie i cui nomi richiamano al Fascismo.Nel Duomo di Pisa nel pilastro vicino al pergamo di Giovanni Pisano c’è un’incisione fatta durante il Ventennio in cui spicca il cognome Mussolini non so se per ricordare una sua visita in Cattedrale o per dei finanziamenti o contributi per qualche restauro importante ma nessuno ha mai pensato di cancellarla.Aspettate un attimo ma siamo proprio sicuri che in Comune ne siano a conoscenza ,comunque non preoccupatevi questo commento si autodistruggerà tra dieci secondi,almeno spero.