Troppa bici, testosterone e tradimenti: smentite le fake news su sesso e fertilità

12 Mag 2018 14:20 - di Redazione

Salute sessuale e flop delle prestazioni non dipendono dal testosterone o dalla forza della trasgressione. Come del resto, fare tanto sesso non causa il cancro alla prostata, nemmeno se le partner sono diverse da quella “ufficiale”; il testosterone non fa male al cuore; andare in bicicletta non aumenta le probabilità di “flop” a letto. Insomma, addetti ai lavori sfatano miti e leggende su sesso e fertilità dell’uomo, false credenze o informazioni non confermate che gli esperti della Società italiana di andrologia tengono a “smontare”, delegittimandole con argomentazioni scientifici e studi di settore.

Ecco perché vanno smentite le fake news su sesso e fertilità

Perché «ancora pochi uomini si rivolgono all’andrologo e troppi si affidano invece al web e al passaparola – segnalano dal 42esimo Congresso nazionale Sia di Roma il presidente della società scientifica, Alessandro Palmieri, e quello del meeting, Giuseppe La Pera – con il rischio di imbattersi in notizie non provenienti da fonti scientificamente qualificate». Un problema non da poco, sottolinea Palmieri, considerando per esempio che i problemi di fertilità riguardano «secondo i dati del ministero della Salute il 20% delle coppie. Una su 5 ha difficoltà a procreare per vie naturali, percentuale raddoppiata rispetto a 20 anni fa e non solo per motivi legati all’età: diversamente da quanto si crede, nella metà dei casi le cause sono da ricercare nell’uomo». La Pera osserva come sesso e fertilità siano «argomenti molto delicati su cui è facile avere informazioni che non corrispondono a verità. A differenza di quanto fanno le donne con il ginecologo, ancora troppi pochi uomini vanno regolarmente dall’uro-andrologo, medico specialista della salute sessuale maschile. Le notizie che hanno in materia sono spesso frutto del “sentito dire” o lette online su blog e forum, dove il rischio di informazioni scorrette è sempre dietro l’angolo». Cinque, in particolare, i punti sui quali la Sia vuole fare chiarezza: oltre ai presunti pericoli di una sessualità “esuberante”, delle terapie al testosterone e della passione per il ciclismo, gli esperti affrontano anche gli effetti di vitamine e omega 3 («possono favorire la fertilità maschile», ma va confermato) e di certe sostanze inquinanti «nemiche dell’equilibrio ormonale».

Bici, trasgressioni, vitamine e ormoni: ecco come stanno le cose

E allora, «Avere molti rapporti sembra essere un fattore protettivo per il cancro alla prostata, anche se mancano studi che lo dimostrino in modo definitivo», spiegano gli esperti che poi, fanno sapere anche, riguardo al testosterone, che «le terapie ormonali a base di testosterone non aumentano il rischio di infarto. È vero, piuttosto, il contrario», tranquillizza la Sia: «Chi ha il testosterone basso ha un maggior rischio di infarti e ictus, quindi assumerlo in questi casi aiuta a prevenirli», spiega Fabrizio Scroppo, membro del Consiglio direttivo della società scientifica. Al contrario, però, «assumerlo solo per aumentare i muscoli può mettere a rischio la fertilità». E se sulla convinzione che l’inquinamento funga da inibitore della fertilità, gli esperti confermano che «molte sostanze inquinanti funzionano da interferenti endocrini, cioè modificano l’equilibrio ormonale e la fertilità», anche sugli «antiossidanti come vitamine e omega 3 in grado di favorire la fertilità maschile gli studi di settore convergono: «Vero», anche se per la Sia «è un tema da approfondire». E la bici, allora? Niente paura: «il ciclismo non causa problemi di funzionalità o di infiammazione alla prostata», sentenziano gli esperti.  E anche gli appassionati delle ruote sono serviti… e accontentati.

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