Imam contro Salah: «L’infortunio? Allah lo ha punito per aver infranto il ramadan»
Un castigo divino: nell’infortunio alla spalla in finale di Champions League di Mohamed Salah – che lo costrinse ad abbandonare il campo dopo 31 minuti – c’è lo zampino di Allah, non è colpa di Sergio Ramos, il difensore del Real Madrid. La colpa del giocatore del Liverpool ex romanista? Aver violato il ramadan: «Dio lo ha punito – ha scritto infatti su Twitter l’Imam del Kuwait Mubarak al-Bathali – perché mangiare e bere per poter disputare una partita di calcio non è una scusa legittima per interrompere il digiuno durante il mese sacro».
Salah, dunque, avrebbe ingerito alimenti nei giorni “proibiti” dal ramadan per non essere penalizzato in campo ed avrebbe così commesso un peccato gravissimo, ingiustificabile secondo l’islamico. «Salah ha ricevuto un cattivo consiglio – ha continuato Al-Bathali – e sfortunatamente dovrà sopportarne il peso. La vita è nella mani di Dio, tutto accade secondo la sua volontà e forse l’infortunio è una cosa buona». Tutto ciò nonostante Salah sia “un uomo virtuoso, buono e rispettato”, ma anche “un grande ambasciatore per i musulmani e ne sta migliorando l’immagine in Occidente”. Deve solo pentirsi, prima della prossima finale…