Senegalese si scaglia contro gli agenti davanti a decine di bimbi: niente galera

4 Apr 2018 13:06 - di Redazione

«So dove abiti e ti uccido», 20enne senegalese ha aggredito i poliziotti davanti a decine di bambini. Gli hanno chiesto i documenti e per tutta risposta sono stati aggrediti fisicamente e verbalmente con minacce anche di morte. È avvenuto in quel di Piacenza nel giorno di Pasquetta dopo che i  poliziotti erano intervenuti ai giardini pubblici per controllare quel gruppetto di giovani che stavano bevendo alcolici di fronte a bambini e famiglie. La beffa è che il “gentiluomo” è libero. È andata così.

La segnalazione è arrivata da parte di alcune famiglie. Arrivati sul posto, gli agenti hanno cercato di identificare i presenti. Mentre due di loro non hanno opposto resistenza, il 20enne senegalese (regolare sul territorio italiano) ha dato in escandescenze. Prima si è mostrato  ostile alla presenza della fidanzata incinta, poi ha aggredito gli agenti. Scena da panico: “Non toccarmi o ti ammazzo. “So dove abiti e ti uccido”, ha urlato ai poliziotti, prendendo poi a calci l’auto di servizio. Ma non è finita qui. Trasportato in questura, il senegalese ha tentato di prendere a testate gli operatori delle forze dell’ordine. Arrestato per resistenza e per essersi rifiutato di fornire le generalità, il senegalese è stato processato per direttissima e ha patteggiato quattro mesi di reclusione (pena sospesa). Morale: il senealese ha aggredito e minacciato di morte degli agenti di polizia, ha opposto resistenza e non ha fornito generalità. ma può per lege continuare a circolare liberamente, senza restrizioni di sorta. Italia al contrario.

Commenti

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  • Giovanni 5 Aprile 2018

    I poliziotti devono avere il sacrosanto diritto di sparare se aggrediti. La bestia senegalese adesso sarebbe in una discarica a marcire invece che libero di fare altri danni.
    Leggi infami approvate da politici infami per difendere la feccia (PD).

  • Pino1° 4 Aprile 2018

    Da anni siamo gestiti da governi criminogeni, da magistrati che fanno fare la passerella davanti a loro per ridare immediata libertà a delinquenti che polizia e carabinieri gli portano. La commistione di interessi esterni al nostro paese hanno messo a capo del paese persone prone alla finanza-politica europea. I blocchi della nuova colonizzazione del mondo sta vedendo la spartizione di aree di influenza politica-economica-territoriale le cui ricadute di destabilizzazione interna ai paesi subiamo tutti i giorni, grazie alla viltà dei vari presidenti -chissà mai perché, casualmente, tutti meridionali o commisti alla finanza- dei politici di mezza tacca ex portaborse di quelli buoni che avemmo a suo tempo; ad ora non sono più capaci di fare analisi di largo respiro e comprendere dove i nostri avversari ci stanno conducendo ed
    Incapaci di dare conto al popolo a qualunque area politica faccia riferimento? Una televisione pubblica stivata di giornalisti di sinistra strapagati, anche ex deputati nazionali o europei, per svolgere un lavoro di orientamento quotidiano agli ascoltatori. Fanno bene gli italiani che, potendolo fare, se ne vanno da una nazione stravolta dalla marea nera e dal futuro ormai certo di gravi restrizioni della qualità della vita. Attrezzarsi per restare qui e porre attenzione alla filiera della libertà ai delinquenti che, inizia solo dal delinquente, per proseguire con i loro avvocati risalendo la corrente del giudizio, della legge, dei giuristi che le interpretano, ai politici di schieramento che le votano, ed al sistema che le ratifica! L’elenco è lungo ma seguire la scia dei soldi e della puzza di mafia o camorra è la strada giusta !