Roma, il parco dei tulipani aperto e subito devastato da visitatori incivili
Appena quarantotto ore di vita e il parco dei tulipani ‘in stile olandese’ di Roma resta vittima dell’inciviltà dei visitatori. Questo il bilancio del tragico 1° aprile del TuliPark di via della Giustiniana, inaugurato solo il 30 marzo scorso e con già 7mila fiori recisi da buttare a causa di maleducazione e noncuranza. E la denuncia dei fatti, pubblicata nella tarda serata di domenica dalla pagina ufficiale del TuliPark, si arricchisce oggi di un nuovo elemento: una richiesta d’aiuto agli aspiranti volontari per vigilare su chi proprio non riesce a seguire le regole e a tenere le mani a posto. Se infatti cogliere un tulipano “come un self service dei fiori” con il metodo u-Pick era un’esperienza compresa nel prezzo del biglietto, i visitatori si sono lasciati andare a veri e propri atti di inciviltà pur di portarsi a casa un bulbo, gesto chiaramente vietato dal regolamento.
i tulipani distrutti
“Questo – scrive la direzione del parco su Facebook, pubblicando la foto dei tulipani distrutti – è quello che succede quando la gente è maleducata, dopo tanti sacrifici e lavoro (9 mesi) per realizzare TuliPark. Da domani i tulipani saranno tutti recisi. Sarà severamente vietato portare i BULBI dei tulipani a casa. Oltre 7.000 buttati tra ieri e oggi. Cosa è successo oggi? Alcuni visitatori – spiegano – per accaparrarsi il tulipano con il bulbo hanno buttato i fiori che venivano fuori senza bulbo, spesso venivano nuovamente trapiantati già recisi. Il tulipano una volta tirato senza radici muore dopo alcune ore se non viene messo in acqua!”.
Pasquetta coi tulipani
Perse le speranze di contare su disciplina ed educazione da parte dei visitatori, il Tulipark ha quindi lanciato oggi un appello: “Pasquetta – scrivono – è stata una giornata da sold-out piena di visitatori. Avremmo bisogno di alcune persone per vigilare un po’ il parco nei prossimi giorni e soprattutto per evitare che qualcuno possa raccogliere e buttare i tulipani senza motivo, che spieghino come tirarli rispettando alcune regole non calpestando i fiori e di non lasciarli abbandonati una volta raccolti”. E chissà se un manipolo di volontari riuscirà davvero ad arginare orde di visitatori maleducati a caccia di un trofeo da portarsi a casa, in barba alle regole, senza un minimo di rispetto e, soprattutto, senza vergogna.