Quattro palestinesi morti al confine. Israele aveva diffidato dall’avvicinarsi
In previsione di nuove proteste di massa in giornata, l’esercito israeliano ha lanciato oggi volantini vicino al confine tra Gaza e Israele in cui si mette in guardia dall’avvicinarsi alla barriera sul confine. I volantini lanciati dai caccia israeliani avvertono che non si “tollereranno danni alle infrastrutture di sicurezza e alla barriera, che tutela i cittadini israeliani e verrà preso di mira chiunque cerchi di nuocere alla sicurezza israeliana”. Scontri tra manifestanti palestinesi e militari israeliani si sono ripetuti per i tre ultimi venerdì con un bilancio di 35 palestinesi uccisi e centinaia di altri feriti dal fuoco israeliano dallo scorso mese. L’appello contenuto nei volantini si rivolgeva anche direttamente agli abitanti di Gaza: “State partecipando a disordini violenti. Hamas vi sta usando per compiere attività terroristiche”. Gli organizzatori delle proteste hanno annunciato che sposteranno progressivamente gli accampamenti – ora situati a circa 700 metri di distanza – in direzione del confine con Israele. Ma quattro palestinesi sono morti e oltre 100 sono rimasti feriti dai soldati israeliani mentre partecipavano al quarto venerdì della Marcia del Ritorno a est del campo profughi di Jabalya, a nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, la quale precisa che uno dei feriti versa in gravi condizioni. Della seconda vittima palestinese non è stato fornito il nome. Ad aggiornare il bilancio delle vittime è il ministero della Sanità di Hamas, che parla di colpo fatale sparato dalle forze della sicurezza di Israele. La prima vittima era Ahmad Nabil Abu Aql, di 25 anni. Sono invece una quarantina, sempre secondo Hamas, i manifestanti feriti oggi in scontri con Israele, alcuni per l’inalazione di gas lacrimogeni. I media israeliani riferiscono che sono circa 1.500 i palestinesi che manifestano oggi, con un calo notevole rispetto ai 10mila di venerdì scorso e ai ventimila del venerdì precedente. “Grazie all’azione dell’esercito, di settimana in settimana c’è stata una riduzione dei partecipanti alla rivolta”. Lo ha detto su Twitter il ministro israeliano della Difesa Avigdor Lieberman, dopo aver visitato i soldati impegnati al confine con Gaza, dove oggi sono riprese le proteste della “marcia del ritorno” Secondo le stime confermate da Times of Israel, alle proteste di oggi partecipano 1500 persone.