Micciché: «Per colpa di Giletti la gente mi aggredisce per strada» (audio)
Lui percepisce il vitalizio parlamentare e ne rivendica il diritto. Senza ipocrisia. «Ho lavorato e ne ho diritto», dice Gianfranco Micciché, ex parlamentare di Forza Italia e attuale presidente dell’assemblea siciliana, messo sotto accusa da una delle trasmissioni di Massimo Giletti, “Non è l’arena”, su La 7 dedicata alla casta e ai privilegi degli ex parlamentari. Lui si è difeso alla Zanzara, da Cruciani e Parenzo: «Quando ho finito di fare il deputato sono rimasto totalmente senza una lire. Per vent’anni ho fatto il parlamentare senza rubare, rinunciando al mio lavoro. Ho smesso a 59 anni. Se avessi dovuto aspettare fino a 67 che facevo? Dovevo andare a vivere a casa di mio padre di 97 anni oppure a chiedere l’elemosina davanti a una chiesa».
E ai conduttori che gli chiedono come mai non si sia fatto aiutare dal fratello, uno dei più grandi banchieri italiani, lui risponde. «Ma andate a fare in culo. Che dovevo fare? Chiedere i soldi a mio fratello banchiere? Ho culo ad avere qualcuno che magari mi avrebbe dato una mano, però siamo due persone distinte. Magari gli avrei chiesto un prestito…». Poi la denuncia: «Ieri sera – racconta – ho finito di lavorare e un signore mi ha aggredito verbalmente con una faccia incazzata: bravo, bravo, vi state aumentando lo stipendio. La colpa è anche di Giletti e dei programmi che fa».
Ecco l’audio della dichiarazione alla Zanzara.