L’Aquila, 9 anni dopo: la Ue chiede le tasse arretrate ai terremotati

4 Apr 2018 14:55 - di Redazione

Le prime cartelle esattoriali sono arrivate alla vigilia di Pasqua ed è subito scattata la mobilitazione contro una misura destinata a mettere in ginocchio L’Aquila, già colpita dal sisma del 6 aprile 2009. Ad inviare le ingiunzioni di pagamento è stato il commissario nominato dalla presidenza del Consiglio, Margherita Maria Calabrò, incaricato per il recupero delle somme nei confronti di imprese, pubbliche e private, e professionisti dopo che la Commissione europea ha considerato i fondi legati alla sospensione aiuti di Stato.

L’ultimo oltraggio della Ue contro L’Aquila

Le 350 cartelle esattoriali giunte ad altrettanti imprenditori de L’Aquila impongono, infatti, la restituzione entro 30 giorni delle tasse sospese dopo il sisma del 6 aprile 2009 a imprese e professionisti del cratere terremotato. In tal senso, la sospensione è stata bocciata dalla Commissione europea che ha aperto una procedura d’infrazione per “aiuti di Stato”.

Biondi dispone il lutto cittadino venerdì 6 aprile

Contro la misura si sono sollevate le proteste delle autorità nazionali e locali. A cominciare dal sindaco Pierluigi Biondi. In occasione del nono anniversario del sisma che il 6 aprile 2009 distrusse la città e provocò la morte di 309 persone il sindaco ha disposto la proclamazione del lutto cittadino per l’intera giornata di venerdì 6 aprile. Attraverso l’ordinanza il sindaco invita inoltre tutti i cittadini, le organizzazioni sociali, culturali e produttive e le altre pubbliche amministrazioni a prendere parte alle iniziative promosse in commemorazione, nonché ad esprimere, in forme decise autonomamente, la partecipazione in ricordo delle vittime. Ai dirigenti scolastici è invece rivolto l’invito a disporre il rispetto di un minuto di silenzio, durante lo svolgimento delle lezioni, e a promuovere idonee iniziative di riflessione dedicate ai più giovani. Gli esercizi commerciali, le imprese, le attività artigianali e le altre organizzazioni pubbliche e private, con esclusione dei servizi indispensabili e obbligatori, sono invitati a sospendere l’attività lavorativa, nella mattinata di venerdì 6 aprile, fino alle ore 11.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Laura Prosperini 4 Aprile 2018

    la Civiltà non può essere descritta da un bilancio e meno che mai da un bilancio in pareggio