Trump: l’ambasciata Usa a Gerusalemme? Forse ci andrò anch’io
“Potrei, potrei… Ne parleremo. Se posso, andrò”. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, risponde così alle domande sulla sua eventuale presenza all’apertura dell’ambasciata a Gerusalemme. “Bisogna costruirla rapidamente”, dice Trump, che ha ricevuto alla Casa Bianca il premier israeliano Benjamin Netanyahu. “Non abbiamo mai avuto un rapporto così buono con Israele”, dice inoltre Donald Trump davanti ai cronisti, mentre riceve il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca. La decisione di trasferire l’ambasciata a Gerusalemme, dice Trump, “è stata una cosa meravigliosa, molto apprezzata in gran parte del mondo, non solo in Israele. Io sono riuscito a farlo ed è una cosa molto apprezzata”. “Siamo molto vicini ad Israele in relazione ad accordi commerciali e in ambito militare. Il rapporto non è mai stato migliore”, aggiunge. E dopo il Guatemala, altri Paesi trasferiranno la loro ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. E’ quanto sostiene il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu all’indomani della decisione annunciata dal presidente guatemalteco Jimmy Morales di seguire gli Usa nel riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele. “Vi ricordate che ho detto che dopo gli Stati Uniti ci sarebbero stati altri Paesi? Ecco un altro Paese”, ha affermato Netanyahu in una dichiarazione video in ebraico. “E ora vi dico che ci saranno altri Paesi”, ha aggiunto. Il trasferimento avverrà a maggio, due giorni dopo quello dell’ambasciata Usa, che coinciderà con il 70esimo anniversario della nascita dello Stato di Israele.