Rendez-Vous: dal 4 aprile in vetrina a Roma il nuovo cinema francese

30 Mar 2018 19:58 - di Redazione

Con Valeria Bruni Tedeschi madrina e L’affido di Xavier Legrand in apertura, torna l’ottava edizione di Rendez-Vous, Festival del Nuovo Cinema Francese, dal 4 al 10 aprile a Roma per poi toccare Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Torino. Un programma da più di 30 titoli, 4 focus, documentari, incontri, masterclass e una giornata professionale sulle coproduzioni, che quest’anno corre sul filo ”del cinema d’autore – dice la direttrice artistica Vanessa Tonnini – Perché ancora esiste, molto vitale, al di là delle crisi”. Tra maestri e nuove leve, in oltre un mese di cinema d’oltralpe in tour, arriveranno Arneaud Desplechin con il suo ultimo I fantasmi di Ismael insieme ad Alba Rohrwacher e Louis Garrel. E poi Robert Guediguian per La Villa, il provocatorio Bruno Dumont, Laurent Cantet, Claire Denis, Francois Ozon. Da scoprire, Leonor Serraille, Camera d’or di Cannes 2017, con Jeunne Femme, e l’ex comico tv, popolarissimo in Francia, Albert Dupontel ora regista di Aurevoir la-haut dal libro di Pierre Lemaitre.

Rendez-Vous sarà in tour per l’Italia

Iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, la manifestazione è realizzata dall’Institut français Italia, co-organizzata con UniFrance, e in collaborazione con l’Institut français – Centre Saint-Louis. Il responsabile del progetto è Dragoslav Zachariev. A Roma sono tre le sedi che ospiteranno la manifestazione: anteprime e focus al Cinema Nuovo Sacher, mentre sezioni speciali tornano alla Casa del Cinema e all’Institut français – Centre Saint-Louis.

Valeria Bruni Tedeschi madrina di Rendez-Vous

A Valeria Bruni Tedeschi è dedicata l’edizione del festival, nel segno del grande cinema d’autore e del legame artistico tra Francia e Italia. Nella sua ricca carriera, di qua e di là dalle Alpi (ha recitato in più di ottanta film e ne ha diretti sei), Valeria Bruni Tedeschi ha raccontato luci e fragilità di una umanità specchio del nostro tempo, donne sensibili e tormentate alle prese perlopiù con crisi e rinascita, ma soprattutto animate da una spassionata fiducia nelle virtù magiche dell’arte e quindi del cinema.

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