Meloni alza la voce con Salvini: se tratti tu, fallo a nome del centrodestra

14 Mar 2018 11:49 - di Redazione

Alla fine il centrodestra si è ricompattato nel vertice di martedì sera a Palazzo Grazioli.  Sia Giorgia Meloni che Silvio Berlusconi durante la discussione hanno fatto capire a Matteo Salvini, incoronato dalle urne leader del centrodestra, che ha dato l’impressione di voler trattare da solo, a nome della Lega, con i Cinquestelle sulle presidenze di Camera e Senato. Una mossa che ha appannato quel valore di “lealtà” da tutti sbandierato subito dopo il voto. In pratica tanto Meloni che Berlusconi (tra i due si è ritrovato l’asse perduto quando la leader di FdI ha vestito i panni della mediatrice tra il Cav e Matteo Salvini ) hanno sottolineato che il centrodestra ha vinto grazie all’unità ritrovata, e con il concorso di tutti. In futuro perciò meglio evitare passi falsi.  Di qui il messaggio molto netto che Meloni ha lanciato al leader della Lega: “Devi deciderti – ha detto rivolta a Salvini – o fai il capo della Lega o della coalizione. Se dici che le presidenze di Camera e Senato vanno divise tra Lega e 5 Stelle, allora fai il capo del tuo partito e non ci rappresenti tutti”. Silvio Berlusconi ha a sua volta insistito sull’idea di un governo di responsabilità per evitare di andare nuovamente alle urne mentre Il Giornale riferisce che il leader di Forza Italia non avrebbe gradito le picconate antieuropee di Salvini a Strasburgo. La discussione è stata però utile per ritrovare unità di intenti almeno nella forma: è stato infatti dato mandato a Salvini di trattare per il centrodestra sui nomi dei futuri presidenti delle Camere. Appare al momento superata dunque l’ipotesi di un accordo Lega-Cinquestelle per eleggere Danilo Toninelli al Senato e Giancarlo Giorgetti alla Camera.

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