L’Italia tra i “cattivi” della Ue: «Squilibri eccessivi come Cipro e Croazia»

7 Mar 2018 16:45 - di Redazione

Ci risiamo. Non si è ancora spenta l’eco della campagna elettorale e nell’impasse che ne è scaturito cerca di ritagliarsi uno strapuntino la Commissione europea presieduta da Jean Claude Juncker. Secondo il “governo” della Ue, infatti, che oggi a Bruxelles ha presentato il pacchetto d’inverno del semestre europeo, l’Italia presenta «squilibri eccessivi».

Presentato il pacchetto del semestre europeo

Nel dettaglio non ci sono novità particolarmente apprezzabili. La Commissione ha diffuso il solito elenco di doglianze con in testa «l’elevato debito pubblico» per finire alle «dinamiche protratte di produttività debole», che implicano rischi con rilevanza transfrontaliera guardando al futuro, «in un contesto di disoccupazione e di crediti deteriorati ancora elevati». Tradotto, significa disavanzo alle stelle, scusa produttività e banche vigilate speciali. Agrodolce anche il giudizio sui rimedi politici fin qui attuati per farvi fronte. Per la Commissione, infatti, la spinta verso le riforme «è un po’ rallentata», pur riconoscendo che «qualche progresso è stato fatto nel rispondere alle raccomandazioni». Al momento, ricorda ancora l’esecutivo della Ue, «diverse misure sono ora in divenire, in particolare nel campo delle politiche sociali e del lavoro, della giustizia civile e del business environment».

Moscovici (Ue): «Accelerare sulle riforme»

A rincarare la dose ha provveduto Pierre Moscovici, commissario europeo agli Affari Economici e Finanziari. «Nell’Unione europea – ha detto – restano tre Paesi con squilibri economici eccessivi: Cipro, Croazia e Italia». Non proprio una bella compagnia quanto ai fondamentali dell’economia. «Ci sono poi altri Paesi (Bulgaria, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia) – ha continuato il commissario Ue a margine della presentazione del pacchetto d’inverno del semestre europeo – che hanno squilibri economici. Li invitiamo ad approfittare del contesto favorevole – ha concluso – per ridurre i loro squilibri».

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