Due indagati per l’omicidio a sfondo antisemita di un’anziana ebrea a Parigi
Sono stati incriminati per omicidio volontario legato all’appartenenza della vittima ad una religione, furto aggravato e deterioramento di proprietà altrui con mezzi pericolosi i due uomini arrestati a Parigi dopo la morte di un’anziana donna ebrea, pugnalata nel suo appartamento poi dato alle fiamme. La vittima era sopravvissuta al Rafle du Vélodrome d’Hiver, come viene ancora oggi ricordata la retata di ebrei nel luglio del 1942 dove furono uccise 13.000 persone. In un messaggio su Twitter, il presidente Emmanuel Macron ha espresso la sua più viva emozione per il “crimine spaventoso” commesso contro Mireille Knoll, 85 anni, e riaffermato la sua “determinazione assoluta a lottare contro l’antisemitismo”.
La vittima aveva da poco denunciato delle minacce di bruciarle casa da parte del vicino. All’interno dell’appartamento sono stati trovati diversi punti da cui è stato appiccato l’incendio. Sarà l’autopsia a stabilire se Mirelille Knoll, raggiunta da diverse coltellate, era già morta quando le fiamme sono state appiccate o è deceduta, sebbene ferita gravemente, per l’incendio.
I due uomini arrestai sono un vicino di casa che conosceva bene l’appartamento della donna e un senzatetto, come rivelano fonti giudiziarie citate da Bfm-Tv. I due uomini, di 29 e 22 anni, volevano svaligiare l’appartamento della donna. Sempre secondo Bfm-Tv, è stato il ventinovenne vicino di casa della Knoll ad avere un comportamento di connotazione antisemita. Il ventinovenne nel settembre scorso era uscito di prigione dove era stato rinchiuso a seguito di reati sessuali ai danni di una minorenne che secondo le testimonianze raccolte dalla rete all news francese era la figlia della badante di Mireille Knoll.