Di Maio a gamba tesa su Mattarella: «Un governo senza di noi sarebbe un insulto»
Il pressing sul Quirinale è già partito, fin troppo esplicito rispetto al bon ton che la delicata fase politica imporrebbe: «Senza il M5S il governo non si fa: è da lì che, chi ha interesse per le sorti del Paese, deve passare», attacca Luigi Di Maio, che rivendica, in una dichiarazione su Facebook, il primato elettorale dei 5Stelle per la designazione del premier. «Il governo – ha detto – deve rispettare la volontà espressa dai cittadini, che con oltre il 32% hanno votato un programma, un candidato-premier e una squadra di governo. L’ho detto dal primo giorno della campagna elettorale: per la formazione del governo noi siamo aperti al confronto con tutte le forze politiche e realizzare finalmente le cose che gli italiani si aspettano da 30 anni. Abbiamo chiesto responsabilità per far partire un governo, presieduto dal candidato premier del M5S. Il capo dello Stato ha una grande sensibilità e ha richiamato tutte le forze
politiche al senso di responsabilità». Poi arriva la parte meno soft e rispettosa nei confronti del presidente Mattarella, chiamato a valutare le possibili magigoranze esistenti in Parlamento, del ragionamento del candidato premier dei Cinquestelle: «Il M5S – ha ricordato ancora Di Maio – è determinante, un governo senza di noi non si può fare, tutti dovranno parlare con noi. A meno che – e questo sarebbe un clamoroso insulto alla democrazia e ai cittadini – non decidano di fare un governo “tutti contro di noi”. Sono molto sereno e invito gli italiani a fare altrettanto ma li invito a fare attenzione a quanto avverrà nelle prossime settimane perché ne va del futuro di tutti noi. Non è il momento di guardare alla politica con distacco e menefreghismo ma di appassionarsi e stare uniti, per portare il movimento alla guida del governo».
Sgarbi e il piu cretino che io abbia mai visto.
Non ha mai fatto nulla di utile e mette ingiurie su Di Maio.
Dovrebbe stare lontano da tutti e smettere di mangiare a sbaffo sulle spalle degli italiani che soffrono.
Sa un po’ di dittatorello questo bellimbusto