Lezioni di nomadismo: il governo tiene a battesimo la prima università dei Rom
Nel giorno di San Valentino, mercoledì 14 febbraio, nascerà sotto l’egida del governo italiano il primo Istituto europeo per la cultura Rom, una sorta di università del nomadismo, che sarà presentata presso la sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri, in via Santa Maria in Via, a Roma. L’Eriac, l’Istituto Europeo di Arte e Cultura Rom, sbarca in Italia dopo essere stato inaugurato l’8 giugno 2017 a Berlino, fondato dal Consiglio d’Europa, dall’Open Society Foundations e da Alliance for European Roma Institute for Arts and Culture.
In Eriac, informa una nota, “si incontreranno tutti i talenti, tutte le fantasie, tutte le conoscenze e tutte le idee, nel quale la prossima generazione potrà raccontare alle nostre comunità, alla società che ci circonda la propria storia, la propria bellezza, la propria saggezza e la resistenza dei Rom europei”. “In questi anni, superando le barriere del pregiudizio e dell’odio, è cresciuto il numero di giovani istruiti e sono loro a rappresentare la nostra speranza e il nostro futuro. Ma nonostante siano tanti, tra molti di loro è rimasta insicurezza e vergogna di essere Rom. Tutti ci insegnano, scuole, libri, media e politica, che la cultura maggioritaria è quella alla quale bisogna adeguarsi, che la nostra cultura e le nostre tradizioni sono fonte di vergogna e non di orgoglio”, dicono i promotori dell’iniziativa. Che ovviamente non spiegano in che modo saranno impartite le lezioni e se alle stesse parteciperanno anche i ragazzini che nei campi Rom, quasi sempre, evitano di frequentare le normali scuole italiane dell’obbligo.