Forza Italia in campo a Reggio Emilia: pronti alla sfida nella terra “rossa”

9 Feb 2018 13:38 - di Federica Prati

Meno tasse, aiuti ai bisognosi, città nuovamente sicure. Questi i principali punti del programma di Forza Italia, ribaditi dalla senatrice Anna Maria Bernini durante la presentazione dei candidati reggiani. Bernini ha elogiato il lavoro sul territorio dei coordinatori, non negando i momenti difficili della militanza in una terra “rossa” come quella emiliana, sottolineando quindi i punti di forza della leadership di Berlusconi e spiegando il valore di un’aliquota unica che consenta a famiglie e imprese di prendere una “boccata d’aria fresca”: «La leadership di Berlusconi è durata proprio per la sua capacità di essere mediatore, inclusivo e coesivo, cosa che non è avvenuta nel Partito democratico dove Renzi ha dimostrato di non poter durare proprio perché divisivo. La portata rivoluzionaria e innovativa dell’aliquota unica al 23% è quella di abbassare le tasse per tutti e quindi ridurre la pressione fiscale, tenendo come base un’area di non tassazione a dodicimila euro che ne garantisce la progressività. Ci siamo sentiti dire che siamo come Robin Hood al contrario, che togliamo ai poveri per dare ai ricchi, ma non mi sembra che Renzi abbia promosso politiche a favore dei redditi bassi. Nei quattro governi di sinistra che si sono alternati i poveri sono aumentati: 4 milioni e 300mila le persone che hanno difficoltà a fare un pasto proteico ogni due giorni, e 18 milioni i poveri relativi e potenziali, questo senza considerare le fasce a rischio. L’attuale sistema fiscale a cinque scaglioni di tassazione rende antieconomico lavorare: passare da uno scaglione all’altro significa pagare più di ciò che si guadagna. La flat tax favorirà quelle fasce basse o medio-basse che al momento sono vessate dalle imposte, ho visto tante serrande abbassate in Emilia Romagna perché dopo la crisi queste tasse risultano insostenibili. Gli studi di settore pretendono di dire a me cosa guadagnerò l’anno prossimo senza dimenticarsi di far pagare un anticipo su ciò che loro ritengono io guadagnerò l’anno prossimo». Quindi la stoccata finale al leader dem: «Se Renzi pensa che questo sia il modo giusto per aiutare i poveri, mi sorge un dubbio: non è che lui vuole aumentare i poveri per avere una platea ancora più ampia?».

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