Bombe al confine con Israele, Tel Aviv risponde: due palestinesi uccisi
Non si ferma la guerriglia strisciante in atto tra Israele e palestinesi a Gaza. Due giovani palestinesi sono stati uccisi in un raid israeliano nella Striscia di Gaza, in un escalation di violenza transfrontaliera tra le più gravi dal conflitto del 2014 tra Israele e Hamas. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito 18 obiettivi nella Striscia tra sabato e domenica, dopo che quattro soldati sono rimasti feriti, due in modo grave, nell’esplosione di una bomba improvvisata piazzata lungo il confine con l’enclave palestinese. Secondo fonti sanitarie locali, citate dall’agenzia di stampa palestinese Maan, sono stati recuperati i corpi di due palestinesi di 17 anni uccisi dal fuoco israeliano. Nessuna organizzazione a Gaza ha rivendicato la responsabilità dell’esplosione di ieri. Per il ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman, ad esserne responsabili sono i Comitati di resistenza popolare, uno dei gruppi attivi nella Striscia di Gaza. “Inseguiremo gli autori di ciò che è accaduto ieri”, ha detto Lieberman a Radio-Israel Sunday, aggiungendo che Hamas è il responsabile di ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza. In serata poi un razzo è stato lanciato dalla Striscia di Gaza su Israele. Lo riferiscono fonti militari citate dalla agenzia Xinhua. Le sirene antimissile sono state azionate in diverse località tra cui la città meridionale di Sderot. Non ci sono al momento notizie di vittime o danni.