Bimbo di 5 anni rapito a Catania: ritrovato in campo nomadi

21 Feb 2018 18:27 - di Penelope Corrado

Hanno rapito un bambino di 5 anni, tenendolo rinchiuso nella baracca di un campo nomadi di Catania. Con questa accusa sono stati arrestati due romeni che hanno sequestrato il piccolo per recuperare un credito usuraio da un connazionale.

Arrestati due cittadini romeni

Il bambino è stato recuperato con un blitz dei carabinieri nel campo nomadi e riconsegnato al padre dai carabinieri. In manette sono finiti due dei tre presunti autori del rapimento: il creditore, A.M., di 32 anni, e uno dei suoi due complici, G.N., di 23. I due sono stati rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza e devono rispondere di concorso in sequestro di persona a scopo estorsivo, lesioni personali e danneggiamento.

Il bimbo strappato al padre e portato nel campo nomadi

I militari sono alla ricerca del terzo complice. L’allarme è stato dato intorno alle 21 di martedì sera dal padre, che ha raccontato che mentre percorreva in auto insieme al figlioletto la zona del mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena è stato costretto ad arrestare la marcia da una Moto Ape di colore verde con a bordo tre connazionali, uno dei quali è sceso dal mezzo, ha aperto la portiera del lato passeggero della sua autovettura e ha prelevato con violenza il bambino trascinandolo sulla Moto Ape. L’uomo ha aggiunto che nel tentativo di recuperare il figlio era stato costretto ad affrontare gli altri due complici, che lo avevano colpito a calci e pugni e poi lasciato sanguinante per terra.

Si indaga per sequestro di persone e lesioni

I tre, prima di allontanarsi, avevano cosparso di benzina l’auto della vittima e le avevano dato fuoco. Sentito il padre, i militari si sono recati insieme con lui in un palazzo abbandonato di Via Crocefisso, dove hanno bloccato il 23enne che, seppur riconosciuto dal padre del minorenne, ha dapprima negato un suo coinvolgimento nella vicenda ma successivamente, messo alle strette dai militari, ha confessato. Intimorito, ha anche chiamato al telefono uno dei complici avvertendolo che i carabinieri avevano scoperto tutto e li stavano cercando. Il bambino è stato ritrovato da uno zio. Gli arrestati, accusati di concorso in sequestro di persona a scopo estorsivo, lesioni personali e danneggiamento, sono stati condotti al carcere di Piazza Lanza di Catania.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Mino 22 Febbraio 2018

    Caro Salvini, dsl 5 marzo in poi, leggi chiare.Soggetti simili vanno spediti di corsa al loro paese e se rimettono piede in Italia senza regolare permesso: CARCERE DURO

  • Francesco Ciccarelli 21 Febbraio 2018

    Le «anime pietose» parlano di integrazione: parole sprecate!

  • rolando francazi 21 Febbraio 2018

    “Ci rimettiamo alla clemenza della Corte”.