“Repubblica” scarica De Benedetti: “Non c’entriamo con lui e Renzi…”
Sui giornale impazzano da giorni le notizie sul “grande vecchio” che parlava di banche con Renzi, che andava a far visita a Bankitalia, che raccoglieva indiscrezioni sulla riforma delle Popolari e poi investiva un po’ di soldini in Borsa, sul grande regista che vedeva a cena, a casa sua, la Boschi, chiamava a qualsiasi ora Padoan, faceva da consigliere al premier. Ma “Repubblica” solo oggi decide di prendere posizione su Carlo De Benedetti, suo tutor luminare, azionista, leader politico di riferimento. E lo fa con un lungo comunicato in cui prende le distanze dagli strani intrecci che stanno venendo fuori tra De Benedetti, il governo Renzi e i vari affari sulle banche.
Quasi una excusatio non petita, quella del direttore Mario Calabresi, che scrive: “In merito alle vicende giudiziarie e di regolazione dei mercati, che faranno il loro libero corso e che riguardano investimenti personali e rapporti privati dell’Ingegnere con esponenti politici e istituzionali, ci teniamo a sottolineare che nessun interesse improprio ha mai guidato le scelte giornalistiche di Repubblica e nessun conflitto di interessi ne ha mai influenzato le valutazioni. Le posizioni che il giornale ha preso in questi anni sono il frutto della libera scelta della direzione e dei giornalisti, nella linea tracciata da Eugenio Scalfari e poi proseguita da Ezio Mauro. Un Dna a cui il giornale ha sempre fatto riferimento e che ha custodito nel passaggio delle generazioni come un bene prezioso…”.
Per i giornalisti del quotidiano di Largo Fochetti, rappresentati da un editoriale del direttore, “i rapporti, i giudizi e le iniziative di Carlo De Benedetti sono fatti personali dell’ Ingegnere. Questo giornale ha sempre avuto a cuore la propria indipendenza e goduto di una totale libertà di scelta…”.
Per la serie, gli amici si vedono nel momento del bisogno…