Puglia, violenze dei No Tap: sassi e morsi contro gli operai ai cantieri
Ieri sera si è verificato un lancio di pietre all’interno del cantiere del Gasdotto della Trans Adriatic Pipeline a San Foca di Melendugno, in provincia di Lecce, secondo quanto riferisce la questura del capoluogo leccese, da parte di attivisti No Tap che avevano partecipato a un pranzo sociale nel presidio adiacente alla zona dei lavori. A quel punto la direzione del cantiere ha ritenuto opportuno sospendere i lavori, per permettere l’uscita dei mezzi e delle maestranze dal sito. Quando i mezzi di lavoro stavano per uscire alcune decine di contestatori avrebbero cercato di bloccarne il passaggio per impedirne l’uscita sulla strada comunale di San Niceta. In quel frangente, gli agenti sono intervenuti per contenere i più esagitati e permettere il transito dei veicoli, che hanno potuto percorrere solo un breve tratto di strada. A quel punto i mezzi sono dovuti rientrare nel cantiere e poi sono stati fatti uscire attraverso un altro varco, non presidiato dagli attivisti. Nel corso del tentativo di blocco da parte degli attivisti tre agenti di polizia hanno riportato lesioni, successivamente refertate all’ospedale rispettivamente con prognosi di 7 giorni per lesioni da morso alla mano destra, 3 giorni per morso alla mano destra e contusioni al ginocchio destro, e 5 giorni per traumatismi di anca e coscia. Le varie fasi sono state integralmente video riprese da personale della polizia scientifica e pertanto i responsabili di tali azioni, una volta identificati, verranno deferiti all’autorità giudiziaria competente. Tra di loro erano presenti anche soggetti destinatari di foglio di via obbligatorio, che verranno deferiti anche per tale reato. “Abbiamo iniziato la protesta davanti ai cancelli – si legge nella pagina facebook Movimento No Tap – quando gli operai finivano il turno di lavoro, rilanciando la nostra rabbia verso chi quei luoghi li ha inesorabilmente devastati”. “C’eravamo tutti, proprio tutti: adulti, ragazzi, bambini, mamme – si sottolinea – Come al solito, non ci è voluto molto che partisse qualche manganellata di troppo… proprio le manganellate di oggi le avranno sulla coscienza, perché, se è pur vero che agiscono per ordine di qualcun altro, è anche vero che è una questione di scelta. Loro hanno scelto da che parte stare, ma anche noi abbiamo scelto: noi sappiamo di stare dalla parte del giusto”.
(Foto Leccenews)
A mio avviso i Fascismo, ideato dal geniaccio visionario di Mussolini(ex massimalista), era piu’ avanti del comunismo e del socialismo parrocchiale italiano, cioe’ era ,economicamente parlando, una social democrazia autoritaria(dovuta ai tempi , alla arretratezza dell’Italia ed alla sua storia unitaria recente 1861) che riconosceva una funzione vitale al capitale per il progresso del Paese, non per nulla industriali tipo Pirelli, Pesenti e Volpi furono validi ministri. Spiegandomi meglio, nella piramide sociale, se il comunismo (come la rivoluzione francese) era considerato come l’inizio della dignita’ dell’uomo, l Fascismo era il gradino successivo, il terzo gradino era la social democrazia e l’ultimo gradino il capitalismo illuminato. ……Esempio tipico e’ la Cina dove ,dopo il tempo degli eccessi e dei livellamenti sociali e’ ricomparsa la meritocrazia ed uno guadagna a seconda delle sue capacita’ pur rimanendo in un regime autoritario( il famoso TUBO pirandelliano). Penso che molte anime belle ,dopo il proditorio assassinio (ordinato da pertini e leo valiani(sic),sempre pietosamente graziati da generoso Benito …. mal gliene colse…) e il vilipendio osceno a piazzale loreto di Mussolini, si trovarono sbandati ed attoniti …del parricidio e forse trovarono, facendo pero’ passi da gambero, una certa atmosfera di cameratismo sociale, tipo ingrao che farfugliava. forse dovuto alla dentiera sovietica mal fatta, ….io sono un fascista di sinistra …!…..comunque se non ci fosse stato il Fascismo col suo dinamismo, noi saremmo rimasti ……..all’eta’ della pietra……! Amen….!