Immigrato condannato ed espulso 4 volte: resta in Italia e tenta uno stupro

17 Gen 2018 15:19 - di Redazione

Arrivato da clandestino è stato arrestato, condannato ed espulso quattro volte. Ma è sempre rimasto in Italia. E ora ha tentato un nuovo stupro. Sempre a Bologna. L’incredibile vicenda è ricostruita dal GiornaleJamel Moamib, tra i 30 e i 40 anni, ha un curriculum criminale di tutto rispetto. Quando arrivò – da clandestino – in Italia nel 2008 venne fermato proprio perché trovato senza documenti. Gli fu notificato un ordine di allontanamento. Ma alcuni giorni dopo fu di nuovo fermato dalle forze dell’ordine: il tunisino arrestato fornì però un altro nome. Dalle impronte digitali emerse un ordine di espulsione risalente al 7 maggio, provvedimento che però non venne portato a termine perché Moamib si allontanò anzitempo dal Cie di Caltanissetta. Altro giro, altra corsa. Fu emesso un altro ordine di espulsione, anche questo – a quanto pare – mai eseguito. A dimostrarlo c’è il fatto che il 6 agosto del 2008, si legge sul Resto del Carlino, il nordafricano finì in manette un’altra volta. Quella volta si era dato allo spaccio di eroina.

Tunisino e la lunga sfilza di reati a Bologna

Ma la Tunisia, come si legge ancora sul Giornale, per via dei tanti alias che nel tempo si era creato, non lo riconobbe come proprio cittadino. In attesa della risposta di Tunisi, Moamib rimase per 60 giorni nel Cie di via Mattei a Bologna. Scaduti i termini fu rilasciato. Dopo un mese, nella stessa via, aggredì una ragazzina di 15 anni, le spaccò il naso, la trascinò in un angolo buio e la violentò. All’arrivo della polizia, aggredì anche gli agenti. Il giudice lo condannò, scrive il Carlino, «a sei anni e sei mesi (con rito abbreviato e relativo sconto di un terzo della pena) per quella violenza brutale. E, nella sentenza, era stata decretata dal giudice anche l’espulsione del tunisino, clandestino». A quel punto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, promise di inviare ispettori per capire per quale motivo Moamib fosse ancora lì. Ispettori che, a quanto pare, non hanno sortito un grande effetto. Perché nell’ottobre scorso il tunisino fu nuovamente arrestato per spaccio e pochi giorni fa, sempre in via Mattei, ha tentato uno stupro.

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