AAA camionisti cercansi in Gran Bretagna: ci sono 45mila richieste
Campanello d’allarme in Gran Bretagna per la carenza di camionisti: figure-chiave di un’economia legata a doppio filo al trasporto su mezzi pesanti, la penuria di conducenti di camion e tir rischia di impattare pesantemente un’economia su cui giù gravano gli oneri della Brexit, incertezza in primis. Un problema quello dell’assenza di camionisti in Regno Unito sollevato già da tempo dalle associazioni del settore e rilanciato ieri con forza dall’alto commissario per il Traffico, Beverley Bell, la massima autorità in materia in Gran Bretagna, che ha chiesto al governo di intervenire con urgenza per fronteggiare il problema. Dati alla mano, ad oggi risultano circa 45mila posti di lavoro liberi, a fronte di una categoria che ha un’età media di 55 anni e uno scarsissimo ricambio giovanile. “La penuria di conducenti di mezzi pesanti sta limitando la capacità dell’industria dei trasporti di fornire servizi di alta qualità, un problema in crescita che va affrontato”, ha sottolineato Bell, secondo quanto riporta la stampa britannica. Questo, ha avvertito, “sta avendo un impatto negativo sull’economia britannica, senza mostrare segni di miglioramento”. Da qui l’appello al governo: “È dunque essenziale – ha sollecitato – un’azione da parte del governo e dell’industria per affrontare questa carenza prima che inizi ad avere un impatto ancora maggiore sul movimento di beni e persone in tutto il Paese”.