Un altro bimbo assume cannabis e ai sanitari dice: ho preso sigarette da un alieno
Ancora un bambino vittima della cannabis – probabilmente trovata in casa – e assunta eludendo il controllo degli adulti: è accaduto a Milano, dove un bimbo di 7 anni due settimane fa è arrivato all’ospedale San Paolo in preda a una forte agitazione. Prima del suo caso, aveva fatto discutere quello di un bimbo di 20 mesi di Sesto San Giovanni intossicato dall’hashish trovato nella propria abitazione e ricoverato in gravi condizioni.
Anche nel sangue del bambino di 7 anni ricoverato a Milano sono state trovate tracce del principio attivo della cannabis. La madre ha tentato di dare la colpa a un medicinale naturale “appena comprato”. Ma l’ipotesi su cui lavorano gli inquirenti è un’altra. L’ipotesi – scrive il Corriere – è “che la cannabis si trovasse nell’appartamento, sotto qualche altra forma, e che il bambino l’abbia assunta, per caso o forse su invito, appunto perché «si calmasse». Quando in ospedale gli operatori chiedono al piccolo se ha ingerito sciroppi o caramelle particolari, lui prima fa cenno di no, poi dice: «Non era erba», e infine aggiunge: «Ho preso sigarette da un alieno». Si chiude nel silenzio, considerano i sanitari, senza lasciar capire se si tratti di pura fantasia o di parziale verità mescolata a reticenza”. Ad allertare i sanitari del 118 era stata la madre, chiamando l’ambulanza per il bambino troppo irrequieto per essere gestito. Al telefono aveva raccontato di essere stata percossa e minacciata dal figlioletto, che in passato era stato seguito per problemi neurologici.