“I rom sono pericolosi come la mafia”: la svolta dei giudici di Treviso (video)
La magistratura inizia a usare il pugno duro nei confronti dei clan rom. La svolta arriva dai giudici di Treviso che hanno usato misure restrittive straordinarie nei confronti di Adriano Hudorovich (conosciuto nella zona come il re degli zingari) e per il suo clan. «Le ville, tra le quali quella di Paese, i terreni, sparsi in vari comuni, e i conti correnti postali di Adriano e di alcuni dei suoi familiari, tra cui il figlio Devid, devono essere confiscati». Con questa motivazione i giudici di Treviso hanno sposato le argomentazioni del pm Mara De Donà e della Gurardia di Finanza applicando così una legge riservata ai clan mafiosi, che dispone prima il sequestro cautelativo quindi la confisca di beni ritenuti provento di attività illecite come furti, rapine, truffe ed estorsioni.
IL VIDEO DELLE IENE CHE SMASCHERA LA BANDA
Rom nullatenenti, viaggiavano in Ferrari
Complessivamente i beni oggetto della confisca si aggirano attorno ai due milioni di euro. E, salvo diversi pronunciamenti in appello, andranno tutti all’asta. Adriano Hudorovich, conosciuto a Treviso come il re degli zingari. Adriano era già stato raggiunto da un analogo dispositivo nel 2011 e si era visto sequestrare una casa, otto fuoriserie (compresa una Ferrari) e conti bancari. Era ricorso in appello e quel patrimonio di un milione di euro gli era stato restituito. Ma è nel ramo truffe che i guai degli Hudorovich sono maggiori. Proprio per una serie di raggiri con la vendita di gioielli online, Stanko e la famiglia erano finiti in un servizio della trasmissione televisiva Le Iene che ne aveva smascherato il modus operandi. Attività che Stanko e i congiunti svolgerebbero da anni e con la quale finanzierebbero uno stile di vita elevato e non conforme a quanto dichiarato nelle dichiarazioni dei redditi. Risultano infatti tutti nullatenenti.