Rubano la bandiera dalla lapide del padre. La rabbia di Rita Dalla Chiesa: «Vigliacchi»
«Che bastardi che siete. Che vigliacchi. Avete rubato per l’ennesima volta la bandiera sotto la lapide di nostro padre. E noi la rimetteremo». Un dolore incontenibile, uno sfregio inaccettabile: è successo ancora una volta, e ancora una volta Rita Dalla Chiesa torna a denunciarlo, con tutta la rabbia e lo sgomento nati dal dover incassare l’odioso affronto, ancora una volta.
Rita Dalla Chiesa, la rabbia e il dolore
E ancora una volta la denuncia è accompagnata da un coro di proteste indirizzate tutte contro l’odioso gesto, a partire da quella postata sul web su Twitter dalla conduttrice tv Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso a Palermo nel 1982 con la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. Come ricordato, non è la prima volta che la bandiera viene rubata, ma ogni volta è stata puntualmente risistemata. Incassare ogni volta l’affronto, però, non è facile. E, soprattutto, non è indolore riaprire la ferita con uno sfregio. Per fortuna anche stavolta sono numerosi gli attestati di solidarietà arrivati dai social a Rita, a partire dall’iniziativa di amici e colleghi: ed esprimono tutti affetto e stima per la presentatrice e rispetto per il padre, la cui memoria è stata oltraggiata con il vile gesto, reiterato a più riprese.
Il web insorge contro il gesto, uno sfregio vile
E allora, «Rita, tuo Padre è la Bandiera. I vigliacchi passano. Lui, no. Lui resta l’Eroe di una Nazione che lo ama. Per sempre», ha scritto su Twitter la giornalista Paola Saluzzi; e Milena Aceti ha rincarato a sua volta la dose, postando: «Brava Rita, a costo di rimetterne ancora 100, non dovete piegarvi a quei bastardi. Idealmente mettiamo con voi tutte le bandiere che serviranno». E un’altra utente ancora, sempre su Twitter, con il nickname God save the queen ha messo nero su bianco online rabbia e sconcerto: «Non c’è più rispetto per i servitori dello Stato, che hanno pagato con la vita la loro dedizione. Sapere che dopo lo sfregio al monumento per Falcone, abbiano rubato anche la bandiera dalla lapide di suo padre, mi indigna». E a essere indignato e offeso, oggi, è un Paese intero.