Puigdemont e i 4 ex-ministri domani davanti al giudice belga per l’estradizione
Comparirà domani davanti al Tribunale belga che dovrà decidere sulla richiesta spagnola di estradizione per i reati di sedizione, ribellione, abuso d’ufficio e disobbedienza il deposto presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont.
Ma la questione non si risolverà certo domani: la procedura si annuncia lunga. Ed è molto probabile che, anche se la giustizia belga accoglierà le richieste di Madrid, Puigdemont non verrà consegnato alla Spagna prima delle elezioni catalane del 21 dicembre alle quali intende candidarsi.
L’udienza a Bruxelles davanti alla Camera di Consiglio, che è un Tribunale di prima istanza, si aprirà domani alle 14 e si terrà molto probabilmente a porte chiuse.
Assieme a Puigdemont compariranno in aula anche i quattro ex-ministri del governo autonomo catalano che si sono rifugiati assieme a lui in Belgio: Toni Comin, Clara Ponsatí, Meritzell Serret e Lluis Puig.
Lo scorso 6 novembre erano stati tutti posti in libertà condizionata dal giudice d’istruzione – sulla base del mandato d’arresto europeo emesso dalla Spagna – che ne aveva disposto il divieto di lasciare il Belgio, l’obbligo di risiedere tutti ad uno stesso indirizzo e quello di presentarsi a tutte le convocazioni dell’autorità giudiziaria consentendogli, tuttavia, di comunicare liberamente con i media.
Dopo aver ascoltato le argomentazioni delle parti, il Tribunale potrebbe decidere subito sull’estradizione, ma anche prendere tempo per una riflessione – la prassi è una decina di giorni – o convocare i cinque ex-esponenti del governo catalano per una seconda volta. Nel momento cin cui la Camera di Consiglio avrà preso una decisione sull’estradizione, saranno, poi, comunque, possibili un ricorso in appello e un altro in Cassazione.
La procedura del mandato europeo prevede che il Belgio abbia 60 giorni, a partire dal 6 novembre, per decidere se estradare Puigdemont e i suoi consiglieri, con una possibile estensione di altri 30 giorni. Una volta decisa, l’estradizione avviene entro un tempo di dieci giorni.