Pensioni, vertice governo-sindacati: aumentano gli “esenti” da quota 67

18 Nov 2017 17:07 - di Monica Pucci
pensionati

Fumata grigia, oggi, al vertice tra governo e sindacati a Palazzo Chigi per trovare un accordo sull’adeguamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita. Il prossimo tavolo è stato convocato per martedì mattina.

APE SOCIALE

Il Governo avrebbe proposto ai sindacati l’istituzione, attraverso una norma, di un fondo con potenziali risparmi di spesa per consentire la proroga e la messa in regime dell’Ape sociale, al termine del periodo di sperimentazione.

QUOTA 67 ANNI

L’esecutivo avrebbe poi deciso di arricchire il pacchetto di provvedimenti proposto la settimana scorsa con altre misure di un certo peso e, in particolare, l’estensione dell’esenzione per le 15 categorie – escluse dall’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni, che dovrebbe scattare nel 2019 – anche alle pensioni di anzianità e non solo per quelle di vecchiaia, avrebbe detto il presidente del Consiglio, secondo quanto riferiscono fonti presenti all’incontro.

Presenti al tavolo i ministri dell’Economia, del Lavoro e della Pa, Pier Carlo Padoan, Giuliano Poletti e Marianna Madia. “Il governo ritiene di aver fatto importanti sforzi e accoglie con rammarico il fatto che i sindacati abbiano opinioni diverse sulla bontà del pacchetto: la Cisl ha espresso una posizione di condivisione importante, la Cgil una posizione di segno opposto e una posizione intermedia dalla Uil” ha detto Padoan.

SINDACATI SPACCATI

“Dal punto di vista degli impegni assunti dal governo nel settembre 2016 rispetto alla fase due, le distanze mi paiono evidenti” ha detto Susanna Camusso. “Il governo non dimostra nessuna disponibilità” su quello che avevamo chiesto. C’è “un quadro di grande distanza rispetto agli impegni presi”. E “la nostra valutazione di grande insufficienza viene confermata, siamo davanti a un quadro che non risponde alle nostre richieste”. “Il governo non dimostra nessuna disponibilità” su quello che avevamo chiesto. C’è “un quadro di grande distanza rispetto agli impegni presi”. “La nostra valutazione di grande insufficienza viene confermata, siamo davanti a un quadro che non risponde alle nostre richieste”.

La Cisl, invece, dà “un giudizio positivo del lavoro fatto che trova accoglimento in alcune importanti proposte”. E’ quanto ha detto il leader della Cisl Annamaria Furlan al termine dell’incontro con il governo sulle pensioni, anche se ha aggiunto “servono chiarimenti e correzioni”.

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