Gli italiani si agrappano alla tredicesima: ecco quando arriva e come calcolarla

22 Nov 2017 18:29 - di Redazione

La crisi morde, a dispetto delle rassicurazioni del governo, e mai come quest’anno gli italiani attendono l’arrivo della tredicesima mensilità per sanare debiti o concedersi qualche capriccio in più. Ma cos’è esattamente e quanto vale? Detta anche gratifica natalizia, la tredicesima è uno stipendio in più, dato dal datore di lavoro al dipendente o dall’ente al pensionato generalmente entro dicembre, prima di Natale. La data precisa dipende dal contratto Per alcuni viene rateizzata ogni mese in busta paga. La retribuzione aggiuntiva viene maturata sulla base dei giorni lavorati da gennaio a dicembre. Per alcuni, sulla base di quanto previsto dal contratto, viene rateizzata ogni mese in busta paga.

Spetta ai lavoratori assunti con contratto determinato o indeterminato, ai pensionati anche con la minima e a chi ha la reversibilità. Non arriva a chi ha l’assegno di accompagnamento. Matura anche in caso di ferie, riposi, durante i periodi di assenza dal lavoro per assistere un familiare con la 104, malattia e infortunio, ma entro i limiti del periodo di comporto ossia del diritto a conservare il posto. Esclusi, invece, dal computo i giorni di congedo parentale, sciopero, malattia bambino, permessi e aspettative non retribuite, i compensi per gli straordinari, notturni o festivi a meno che abbiano carattere di continuità.

Non vi stupite, però, se l’importo al netto risulta inferiore a quello dello stipendio. Il motivo? A differenza della retribuzione mensile è tassata e non beneficia di alcuna detrazione né per il lavoratore dipendente né per i familiari a carico. In caso di contratto part-time l’importo maturato è proporzionale all’orario di lavoro del dipendente. Per calcolarla in caso di lavoratori domestici, l’Inps mette a disposizione un simulatore online sul loro sito.

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