Dieselgate, chiesto maxirisarcimento da 357 milioni di euro a Volkswagen
Arriva su Volkswagen la tegola di una richiesta di maxirisarcimento – il più grande reclamo di consumatori mai presentato in una corte europea – per oltre 357 milioni di euro, 416 milioni di dollari, richiesto da più di 15mila clienti sulla scia dello scandalo Dieselgate. Ma è solo l’inizio. Perché lo studio legale statunitense Hausfeld, un team di avvocati internazionali con uffici sparpagliati nelle capitali di mezzo mondo e specializzati in contenziosi in materia di antitrust, protezione dei consumatori e diritti umani – che ha presentato la richiesta di risarcimento alla Corte Distrettuale di Braunschweig – ha annunciato una possibile nuova ondata di ricorsi per il 2018.
In precedenza, altri 7mila clienti hanno già chiesto risarcimenti per l’acquisto di vetture con caratteristiche non rispondenti a quelle pubblicizzate mentre un gruppo di investitori ha lanciato un’azione legale per il crollo del titolo Volkswagen in seguito allo scoppio dello scandalo Dieselgate.
A settembre i legali di Hausfeld avevano annunciato di aver aperto una linea di collaborazione con gruppi nazionali di consumatori della Beuc, l’Organizzazione europea dei consumatori per rappresentare altri proprietari di automobili interessati dallo scandalo Dieselgate di Volkswagen in Lituania, Slovacchia, Slovenia e Svizzera.
Volkswagen ha raggiunto un accordo con i consumatori degli Stati Uniti per oltre 12 miliardi di dollari, ma deve ancora patteggiare risarcimenti simili con i consumatori europei anche perché, a differenza delle oramai rinomate class action statunitensi, la Germania non prevede meccanismi risarcitori di questo genere ed è necessario presentare richieste individuali a Volkswagen.
Dal 2016 i consumatori tedeschi interessati ad aderire ad un’azione giudiziaria collettiva contro Volkswagen per lo scandalo Dieselgate si sono ritrovati sulla piattaforma legal www.myright.de e, ad oggi, sono 25.000 le persone registrate per la causa contro il colosso tedesco dell’automobile in attesa che lo studio legale Hausfeld presenti una seconda denuncia a primavera.
Fondata nel 2010 Sven Bode e Philipp Kadelbach per esigere l’applicazione dei diritti dei passeggeri delle compagnie aeree, Myright.de ha poi generato altri siti gemelli. Come Bankright, fondata nel 2014 sempre da Sven Bode per obbligare gli istituti di credito a rimborsare i clienti per una serie di spese bancarie che la Bundesgerichtshof, la Corte di Cassazione Federale tedesca riteneva non dovute ma che le banche si rifiutavano di restituire. Flightright si specializza nei diritti dei viaggiatori mentre, nel 2016, MyRight prende in carico la vicenda Dieselgate.