Di Battista non merita critiche se sceglie il figlio al posto della politica
L’annuncio di Alessandro Di Battista, intenzionato a non ricandidarsi in Parlamento, è stato accolto come un fulmine a ciel sereno mentre in realtà lui stesso ne aveva accennato già a settembre. “In maniera molto leale e sincera sono qui per darvi una notizia: ho deciso di non ricandidarmi in Parlamento alle prossime elezioni. E’ una scelta mia, non è legata al Movimento”. Non è un addio alla politica, ma alla carriera politica. “Non lascio il Movimento, non succederà mai. E’ una mia seconda pelle. Lo sosterrò sempre ma al di fuori dei palazzi istituzionali”. Tra i motivi che stanno alla base della sua scelta anche la volontà di occuparsi del figlio.
La scelta di Alessandro Di Battista in ogni caso delude soprattutto i suoi supperter, come si evince dalle centinaia di commenti lasciati nella sua bacheca Facebook. Ma tra gli attestati di stima e gli incoraggiamenti una sola consolazione placa i suoi estimatori: la speranza che la scelta del deputato possa servire a costruire una “riserva” per una successiva legislatura, quando Luigi Di Mario, avendo ormai terminato i due mandati, non potrà ricandidarsi.