De Luca agli arresti ma attivo su Fb: io perseguitato. E cita Martin Luther King
“Io sono figlio del popolo. E sempre figlio del popolo rimarrò”. Lo scrive su Facebook Cateno De Luca, il neodeputato Udc siciliano da ieri agli arresti domiciliari per evasione fiscale che si definisce un perseguitato e si dice sicuro che anche questo procedimento “finirà come gli altri 14: archiviati o con sentenza di assoluzione”. De Luca ha poi citato Martin Luther King: “Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno”.
Sabato mattina è in programma l’interrogatorio di garanzia. Con De Luca è finito ai domiciliari anche Carmelo Satta. I due sarebbero “promotori di un’associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di una rilevante evasione fiscale di circa 1.750.000 euro”, come dicono gli inquirenti. Le indagini hanno individuato un reticolo societario facente capo alla Federazione Nazionale Autonoma Piccoli Imprenditori e alla società Caf Fe.Na.Pi srl riconducibile, direttamente o indirettamente, a De Luca e Satta. Lo schema prevedeva, secondo l’accusa, la creazione di costi inesistenti, trasferendo materia imponibile dal Caf alla Federazione Nazionale, in virtù del regime fiscale di favore applicato a quest’ultima.
Un gruppo di sostenitori del politico si è riunito ieri sera sotto la sua abitazione a Fiumedinisi, mostrando uno striscione con la scritta: ‘Cateno siamo con te senza se e senza ma’. Lui si è affacciato al balcone senza dire niente.Poco dopo ha affidato il suo pensiero ai social: “Grazie di cuore per la splendida manifestazione di solidarietà, mi avete veramente commosso. Si va avanti senza se e senza ma”.