Boldrini vuole prendere i migranti in Africa: “Regolarizziamo gli sbarchi”
Bisogna «creare accessi regolari, flussi regolari di migrazione». Laura Boldrini torna alla carica sui migranti in occasione di un incontro con i rappresentanti del governo nigeriano. L’idea della presidente della Camera è quella di raccogliere i migranti direttamente a casa loro, in Africa.
Boldrini: “I migranti non vanno respinti”
«Non si possono – dice la Boldrini – gestire i flussi migratori in modo drastico, pensando di sigillare le frontiere. O delegare a paesi terzi il compito di trattenere i migranti in assenza di un quadro giuridico accettabile o di respingerli senza la possibilità di vedere esaminata la loro domanda d’asilo. Non è questa la strada». All’incontro che si è svolto a Montecitorio, la presidente della Camera ha definito «necessarie politiche combinate volte a reprimere con decisione le organizzazioni criminali dedite alla tratta di esseri umani, a creare accessi regolari, flussi regolari di migrazione. La criminalità si contrasta se c’è un modo regolare per fare le cose. E poi si devono sostenere in loco le opportunità di impiego e sviluppo affrontando le cause all’origine della fuga dai paesi di origine».
Boldrini alla conferenza Italia-Nigeria
La Boldrini ha espresso il suo punto di vista (non nuovo) nel corso della conferenza internazionale “Empowerment femminile lotta alla tratta. La partnership Italia-Nigeria”. Alla conferenza hanno partecipato il presidente della Camera dei rappresentanti nigeriana Yakubu Dogara, il governatore di Edo State Godwin Noghegase Obaseki, la ministra per i rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, il Generale dell’Arma dei carabinieri Vittorio Tomasone, il capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli, la direttrice della National Agency for the Prohibition of Trafficking in Persons Julie Okah-Donli, il sostituto procuratore Antimafia Cesare Sirignano e il Direttore della Missione OIM per l’Italia – Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo Federico Soda e Isoke Aikpitanyi, che è portavoce dell’Associazione ex vittime di tratta. I migranti nigeriani costituiscono oggi la prima componente nazionale degli arrivi in Italia via mare: sono circa un quinto, circa 37mila persone. Questo nonostante la Nigeria sia una delle nazioni più ricche dell’Africa e sia uno dei primi produttori di petrolio del pianeta. E se si accogliessero i cittadini nigeriani come profughi, come si farebbe a dire di no ai cittadini delle altre nazioni africane, che sono in condizioni decisamente peggiori?