“Grazie, Xi”: stipulati accordi per oltre 9 miliardi di dollari tra Usa e Cina
Cina e Stati Uniti hanno sotto scritto accordi per 9 miliardi di dollari in apertura della visita del presidente americano Donald Trump in Cina. A riferirne sono stati i media cinesi, precisando che il vicepremier Wang Yang e il segretario al Commercio americano Wilbur Ross hanno presenziato alla firma di 19 accordi per un valore complessivo di 9 miliardi nei settori della bioscienza, aviazione e manifatture. Wang ha parlato delle firme in termini di “fase di riscaldamento” in vista dello “spettacolo” di oggi, quando Trump e i leader cinesi sottoscriveranno altri accordi. Con il suo primo tweet da Pechino, Trump ha ringraziato il presidente cinese Xi Jinping per “l’indimenticabile pomeriggio e serata alla Città proibita”. Molti si chiedevano se il presidente americano avrebbe continuato a twittare anche in Cina, dove la censura della “grande muraglia di fuoco” impedisce agli internauti di accedere a Twitter e Facebook. “A nome di Melania e mio, grazie per l’indimenticabile pomeriggio e serata alla Città Proibita a Pechino, Presidente Xi e Madame Peng Liyuan. Saremo felici di ritrovarvi domani mattina”, ha cinguettato Trump al termine della sua prima giornata in Cina. Sia la Casa Bianca che Pechino avevano assicurato che Trump avrebbe potuto comunicare liberamente con l’esterno durante la permanenza cinese. E del resto gli stranieri in viaggio in Cina riescono in genere a twittare dai loro smartphone. La questione rimane su quello che Trump sceglierà di dire o tacere. “Il maggior timore della comunità per i diritti umani non è che Trump rimanga in silenzio sul controllo cinese a Internet e gli abusi dei diritti umani, ma che dica cose interpretate dal governo cinese e dai media controllati dallo Stato come un sostegno all’approccio di Xi”, ha commentato sul Washington Post Rebecca MacKinnon, una giornalista americana che ha lavorato in Cina.