Il 98 % della Siria è controllato dalle truppe vittoriose del presidente Assad
Il 98 per cento del territorio siriano è nelle mani dell’esercito siriano, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin all’inizio del suo incontro a Sochi con il presidente della Repubblica Ceca Milos Zeman, precisando che le sacche di resistenza dei terroristi stanno affievolendosi. “La fase attiva dell’operazione antiterrorismo della Russia in Siria si sta avvicinando alla fine”, ha dichiarato il capo di Stato maggiore e vice ministro della Difesa Valery Gerasimov, nel suo incontro con le sue controparti di Turchia e Iran, rispettivamente Hulusi Akar e Mohammad Bagheri, convocato per “individuare approcci comuni per continuare il lavoro” sulla crisi siriana. “Anche se alcune questioni devono ancora essere risolto, la fase (delle operazioni antiterrorismo) sta arrivando alla sua fine logica”,ha aggiunto Gersasimov, citato dall’agenzia Tass. “Sradicare del tutto i gruppi militanti è solo una questione di tempo e ci consentirà di passare a una definizione della fase post conflitto. Ma prima, dobbiamo consolidare i risultati militari ottenuti in precedenza per evitare che i terroristi facciano ritorno in Siria“, ha concluso. Circa 715mila sfollati interni in Siria hanno fatto ritorno nelle loro case nel periodo compreso tra gennaio ed ottobre di quest’anno. Lo ha annunciato l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim). In un rapporto pubblicato sul suo sito web, l’Oim precisa che le case degli sfollati sono molto spesso “danneggiate e necessitano di importanti riparazioni” e che circa 38mila persone tornate a casa ora sono di nuovo sfollate a causa del conflitto. Il 25% degli ex sfollati, si legge ancora nel rapporto, ha dichiarato di aver fatto ritorno per proteggere beni e proprietà. Solo il 20%, inoltre, ha dichiarato di aver notato un miglioramento della situazione della sicurezza una volta tornato a casa.