Si ferisce con le forbici a scuola, torna l’incubo del Blue Whale
Sembrava una fake-news, forse una bufala, magari un’esagerazione. Invece l’allarme Blue Whale, il giochino del suicidio della “balena triste”, diffuso attraverso i social, è improvvisamente riesploso. Agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Prato sono intervenuti in una scuola media su segnalazione del preside per un atto di autolesionismo di un minore, legato al fenomeno del Blue Whale. Il minore, infatti, nel corso della lezione, ha impugnato le forbici che aveva sul banco e ha iniziato a batterle sul braccio, attirando l’attenzione di compagni e professori. Al tentativo di togliergli le forbici, il minore ha dato in escandescenza e la professoressa ha dovuto chiedere aiuto ad altri professori, con esito negativo in quanto il ragazzo ha continuato a feririrsi e ad agitarsi tanto da minacciare di gettarsi dalla finestra. E’ stata chiamata un’ambulanza e il giovane, posto in sicurezza, è stato trasportato in ospedale. Qui, raggiunto dai genitori e con l’ausilio di personale qualificato, il minore ha raccontato di aver effettuato il gesto in quanto sarebbe stato in contatto con gruppi affini alla pratica del cosidetto ”blue whale”, che avrebbero proposto prove di difficoltà crescente e finalizzate ad atteggiamenti autolesivi fino a giungere, così ha
asserito il ragazzo, al suicidio quale atto finale.
Blue Whale e prevenzione
La Procura dei Minori di Firenze è stata tempestivamente informata e il caso è seguito dal Procuratore della Repubblica Antonio Sangermano, che richiama l’attenzione sul rischio di episodi di emulazione e sulla diffusione del fenomeno attraverso i social network, particolarmente utilizzati dagli adolescenti, impegnandosi egli stesso, in prima persona, nella prevenzione e nel contrasto di ogni fattispecie riguardante il territorio toscano, che possa in qualsiasi modo essere ricondotta all’insidiosa piaga del ”blue whale”.