Offensiva irachena nelle ultime due roccaforti Is. Abadi: «Daesh non può che arrendersi»
Il premier Abadi è un fiume in piena, di aggiornamenti bellici e informazioni dal fronte: impegnato, oltre che a combattere contro i peshmerga curdi al nord, a organizzare l’esercito di Baghdad per l’offensiva anti-Isis nelle ultime due roccaforti al confine siriano ancora sotto il giogo jihadista.
Iraq, offensiva anti-Is nelle ultime 2 roccaforti
Offensiva irachena in corso di svolgimento in queste ore per liberare le città di al-Qaim e Rawa, ultime roccaforti dello Stato islamico nel Paese, situate al confine con la Siria. Secondo il premier Haider al-Abadi, per il quale «Daesh non ha altra scelta se non morire o arrendersi», «le legioni dell’eroismo e del sacrificio si stanno muovendo per eliminare l’ultimo bastione del terrorismo in Iraq». Poi, rivolgendosi alle forze militari impegnate nell’offensiva, il premier ha anche aggiunto: «Il nostro popolo è con voi, la ragione è dalla nostra parte, avanzate e la vittoria sarà vostra alleata». Da settimane, ormai, si riteneva che molti jihadisti si fossero trasferiti nella zona di al-Qaim per sfuggire alle operazioni delle forze irachene nel nord del Paese. All’offensiva di oggi, allora, stanno partecipando l’Esercito iracheno, i combattenti delle tribù filo-governative e i miliziani sciiti delle Unità di mobilitazione popolare. Il comandante delle operazioni delle forze irachene ad Anbar, generale Abdul-Amir Yarallah, ha precisato che l’obiettivo è anche mettere in sicurezza il confine tra Iraq e Siria. Nelle scorse settimane, del resto, Abadi aveva annunciato la «liberazione» di Hawija dalla presenza dei jihadisti dell’Is, dopo che a luglio le forze di Baghdad avevano ripreso il controllo di Mosul.