Nucleare, Trump contro l’Iran. La Ue si sfila: «Teheran rispetta gli accordi»
Di Barak Obama Donald Trump non vuole cancellare solo la riforma del sistema sanitario americano, il cosiddetto Obama care, ma anche l’accordo sul nucleare stipulato a suo tempo con l’Iran. Al regime di Teheran, l’attuale inquilino della Casa Bianca non contesta solo le attività sul nucleare ma «l’insieme delle malefiche attività». Secondo quanto riferisce il sito The Hill, è questo il succo della nuova strategia contro l’Iran che la Casa Bianca si accingerebbe ad illustrare nelle prossime ore. «L’intero spettro delle malefiche attività del regime iraniano – si legge nel documento anticipato dal sito – si estende ben oltre la minaccia nucleare che rappresenta». L’elenco dei “malefici” è corposo: sviluppo e proliferazione di missili balistici, ostegno materiale e finanziario a terrorismo ed estremismo, sostegno al regime siriano, ostilità contro Israele, minacce alla navigazione nel Golfo Persico, cyberattacchi contro Usa, Israele e altri alleati, gli abusi dei diritti umani e la detenzione di cittadini stranieri. Il testo accusa Obama di essersi concentrato «in maniera miope» sulla questione nucleare e Bush Jr. di aver dato «priorità alla minaccia immediata delle organizzazioni estremiste sunnite rispetto alla minaccia a lungo termine della militanza sostenuta dall’Iran». Scontata la conclusione: «L’amministrazione Trump non ripeterà gli errori dei suoi predecessori».
Trump attacca «le attività malefiche» di Teheran
Almeno per ora, però, Trump non intende stracciare il trattato firmato nel 2015. L’idea è di porre una serie di paletti che potrebbero portare a nuove sanzioni. Trump, che ha sempre criticato il trattato, è stato costretto già due volte a certificarne il rispetto. La soluzione cui si punta ora, scrive il New York Times, è che Trump “possa segnalare la sua disapprovazione dell’intesa senza porre gli Stati Uniti nella posizione di essere il primo firmatario a violarla. La soluzione è di dichiarare che l’Iran viola «lo “spirito” dell’intesa e che l’accordo non è più nell’interesse della sicurezza nazionale americana, pur riconoscendo che Teheran ha rispettato l’accordo alla lettera».
Ma per l’Europa il trattato è utile
Nel contenzioso contro l’Iran, tuttavia, gli Usa non potranno contare sull’Europa, che invece giudica vantaggioso l’accordo sul nucleare. Secondo un alto funzionario della Ue, infatti, il Jcpoa (Joint Comprehensive Plan Of Action ), «elimina non solo il rischio e il pericolo di una corsa agli armamenti nella regione, ma elimina anche il rischio di una proliferazione nucleare incontrollata, una cosa che purtroppo vediamo in Corea del Nord». E, ha aggiunto la fonte Ue, «se l’Aiea ci dice, per l’ottava volta, che l’Iran lo rispetta, questo è un fatto». Parole nette, che potrebbero essere ufficializzate in serata, subito dopo il discorso di Trump, da Federica Mogherini, il “ministro degli Esteri” della Ue.