Milano, senegalese scatena l’inferno su un bus: feriti 4 guardie e un carabiniere
«Quattro guardie giurate e un carabiniere mandati all’ospedale da un senegalese ieri sera sulla 90/91! Ecco la sicurezza sui mezzi Atm, così come mi hanno riportato questa mattina alcuni dipendenti». La denuncia è di Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano, esponente di spicco di Fratelli d’Italia. Una vicenda assurda raccontata sulla sua pagina Facebook, con tanto di foto di uno degli operatori dell’Atm aggrediti da un senegalese, forse sorpreso senza biglietti. «Ieri sera, verso le 20,15, cinque controllori e quattro vigilantes sono saliti sul bus all’altezza di piazzale Nigra e subito si è scatenato l’inferno. Un senegalese ha preso il ceppo fermaporta e ha spaccato un vetro, urlando e minacciando. Il personale Atm ha subito fatto uscite i passeggeri per metterli in sicurezza e nel frattempo le guardie hanno cercato di fermare l’uomo che si era messo alla guida dell’autobus, cercando di rubarlo. Dopo aver visto che non riusciva a metterlo in moto, si è scagliato contro i vigilantes brandendo il ceppo in ferro».
Il terrore corre sui bus a Milano
De Corato racconta che una delle guardie (nella foto) è stata colpita in pieno “ed è già una fortuna che sia ancora viva, le altre hanno cercato di soccorrere il collega e fermare il senegalese”. «Sono state aggredite anche loro ma alla fine sono riuscite ad ammanettare l’uomo a un palo del bus. I carabinieri sono arrivati in una ventina di minuti e hanno arrestato il senegalese, risultato con precedenti, che è riuscito anche ad aggredire uno dei militari». L’esponente ricorda che nella Milano di Sala, quando sono saliti sulla 90, non c’erano né carabinieri né vigili, vengono mandati allo sbaraglio. «Quando ha fatto un giro di perlustrazione il direttore generale dell’Atm la sicurezza era maggiore. Queste sono le condizioni in cui lavorano i dipendenti Atm; per non parlare dei passeggeri, che sono obbligati ogni giorno a viaggiare in condizioni di grave pericolo anche in normali orari serali. Alla fine la guardia ferita più gravemente ha la mano rotta, il naso tumefatto e 25 giorni di prognosi. Agli altri vigilantes sono stati dati dagli 8 ai 4 giorni di prognosi e al carabiniere 7. E possiamo dire che è andata “bene”, poteva essere una serata drammatica. Stiamo aspettando il morto per renderci conto delle condizioni in cui sono i mezzi pubblici a Milano?», si interroga De Corato. Una domanda alla quale l’amministrazione comunale di centrosinistra non sembra disposta a dare grandi risposte…