L’affondo di Re Felipe: «Le autorità della Catalogna irresponsabili e sleali»

4 Ott 2017 9:43 - di Liliana Giobbi

«Sono momenti difficili, complessi ma riusciremo ad andare avanti perché crediamo nel nostro Paese». Lo ha dichiarato Re Felipe nel discorso che ha tenuto alla nazione dopo quel che è accaduto in Catalogna, citando il «desiderio di tutti gli spagnoli di convivere in pace e libertà». Il referendum rappresenta «un tentativo di appropriarsi delle istituzioni», ha aggiunto re Felipe, accusando le autorità della Catalogna di essersi «poste al margine del diritto e della democrazia».

 Re Felipe denuncia: situazione di estrema gravità

Re Felipe ha denunciato la situazione di «estrema gravità» in cui si trova la Spagna dopo il referendum, ma ha assicurato che i poteri dello Stato garantiranno il rispetto «dell’ordine costituzionale e il normale funzionamento delle istituzioni» in risposta a chi ha minato l’unità del Paese. Le autorità della Catalogna hanno «violato le norme, mostrato una slealtà inaccettabile nei confronti dello Stato, spezzato i principi democratici e lo Stato di diritto e minato l’armonia nella società catalana», ha aggiunto Re Felipe puntando il dito contro quello che ha definito «un comportamento irresponsabile che ha messo a rischio la stabilità economica e sociale della Catalogna e della Spagna».

«E’ nel potere legittimo dello Stato – ha proseguito nel discorso al Paese – assicurare il funzionamento istituzionale e che continui a esistere uno Stato di diritto in Catalogna. Viviamo in uno Stato democratico che offre percorsi costituzionali perché chiunque possa difendere le proprie idee nel rispetto della legge. Senza questo rispetto, non si può convivere in pace e in libertà né in Catalogna, né nel resto della Spagna». «Nel futuro che vogliamo per la Spagna ci sarà anche la Catalogna – ha concluso il re di Spagna – Nella Spagna costituzionale e democratica c’è uno spazio in cui tutti i cittadini possono confrontarsi».

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