Diplomazia stravagante, Kim scrive una lettera al mondo: prendete le distanze dagli Usa

20 Ott 2017 14:01 - di Redazione

Diplomazia stravagante, Kim scrive una lettera indirizzata ai capi di Stato di vari paesi del mondo in cui esorta a prendere «le distanze dagli Usa».

Kim scrive una lettera a vari capi di Stato

Una mossa istituzionale a dir poco inusuale, quella della Corea del Nord. Pyongyang ha infatti scritto una lettera aperta ad alcuni paesi, Australia compresa, per chiedere loro di prendere le distanze dagli Stati Uniti e avvertire che non si piegherà alle minacce lanciate dal presidente Donald Trump. La lettera, inviata dalla Commissione Esteri del Parlamento nordcoreano a fine settembre, è stata resa nota dal primo ministro australiano Malcolm Turnbull. E in queste ore emergono i dettagli della inusuale missiva che, sembrerebbe, ammonisce sul fatto che, «se il Presidente degli Stati Uniti crede di mettere in ginocchio la Corea del Nord attraverso la minaccia di una guerra nucleare, sarà un grande errore di valutazione e una dimostrazione di ignoranza». Le nazioni amanti della pace – esorta dunque la lettera firmata dal dittatore nordcoreano – non dovrebbero allinearsi con «le mosse atroci e sconsiderate dell’amministrazione Trump che sta cercando di portare il mondo a un disastro nucleare orribile». Un agghiacciante delirio messo nero su bianco, quello della missiva, che traduce quanto finora intimato a voce e ostentato a suon di lanci missilistici da Kim Jong-un.

Ennesima azione di propaganda bellica da Pyongyang

Ma, parlando all’emittente radiofonica di Melbourne 3AW, Turnbull ha definito la lettera un’operazione di «propaganda», sostenendo che «è la Corea del Nord che sta minacciando la stabilità del mondo». «È il regime che deve rinsavire e fermare questa condotta spericolata», ha non a caso aggiunto il leader australiano. E non solo: anche secondo la ministra degli Esteri australiana Julie Bishop, questa lettera dimostra che le sanzioni approvate dall’Onu e la pressione diplomatica stanno avendo effetti su Pyongyang. «Penso che questo dimostri che la Corea del Nord è in una situazione di disperazione e isolamento, e cercando di demonizzare gli Stati Uniti, tenta di dividere la comunità internazionale», ha dichiarato la ministra, citata da Fairfax Media. Un tentativo sui generis, almeno quanto disperato…

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