La polizia del musulmano Zanzibar: daremo una caccia spietata ai gay
Vi sono ancora dei Paesi nel mondo, in maggioranza musulmani, che non accettano l’omosessualità, e anzi la osteggiano apertamente. Uno di questi è lo Zanzibar, regione della Tanzania, al 97 per cento musulmana. La polizia di Zanzibar intende “dare la caccia ” ai cittadini gay. Lo ha detto all’agenzia stampa tedesca Dpa Hassan Ali Nasri, comandante della polizia sull’isola della Tanzania, dopo che venerdì vi sono stati 20 arresti con l’accusa di omosessualità. “Non intendiamo tollerarli, daremo loro la caccia e li perseguiremo perché l’omosessualità è illegale nel nostro Paese”, ha affermato. I 20 arrestati, poi rilasciati su cauzione, sono stati fermati mentre partecipavano ad un workshop sui diritti per la salute e la sessualità. Secondo la polizia, durante gli arresti sono stati sequestrati documenti che legavano il gruppo all’omosessualità, che in Tanzania è considerata un reato punibile fino a 30 anni di carcere. In luglio Amnesty International aveva denunciato “un giro di vite senza precedenti” contro gli omosessuali in Tanzania. Recentemente il governo di Dar es Salaam ha anche chiuso i servizi legati alla cura e la prevenzione dell’Hiv, considerandoli un incoraggiamento all’omosessualità.