Napolitano replica a Salvini: “Contro di me attacchi inauditi”. E ringrazia la Boldrini

3 Ago 2017 19:06 - di Guido Liberati

Giorgio Napolitano denuncia i «grossolani e inauditi attacchi» e le «spudorate falsificazioni» da parte del leader della Lega Matteo Salvini, e in una nota ringrazia le personalità, tra cui Paolo Gentiloni, che gli hanno espresso solidarietà. «Il Presidente emerito Giorgio Napolitano esprime i suoi sentimenti di riconoscenza e apprezzamento per tutte le personalità istituzionali e politiche – tra cui i Presidenti di Camera e Senato e il Presidente del Consiglio Gentiloni – che hanno voluto indirizzargli messaggi di solidarietà dinanzi ai grossolani e inauditi attacchi rivoltigli, fondati su spudorate falsificazioni dei fatti relativi all’intervento Onu in Libia del 2011». È quanto si legge in un comunicato. Nell’intervista a Repubblica, l’ex presidente della Repubblica addossava le responsabilità della guerra in Libia al governo Berlusconi. Da qui il commento del leader della Lega Nord: “Napolitano non dovrebbe essere intervistato, pagato e scortato, dovrebbe essere processato”.

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Meloni: “Chi mistifica la realtà è Napolitano”

Chi di sicuro non è nel coro dei difensori dell’ex Capo di Stato è Giorgia Meloni. «Vergognosa mistificazione della realtà da parte di Giorgio Napolitano sul folle attacco alla Libia di Gheddafi nel 2011 – scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia –  Quella guerra insensata fatta contro gli interessi nazionali italiani è stata voluta e incoraggiata dall’allora Capo dello Stato, dal Pd e dal solito circo mediatico con la scusa sempre buona della difesa dei diritti umani calpestati dal feroce dittatore di turno. Il governo, apertamente contrario ad azioni ostili contro Gheddafi, è stato costretto a intervenire militarmente dopo le azioni unilaterali di Francia e Regno Unito per non escludere l’Italia dai nuovi equilibri libici. Se Napolitano sperava di cavarsela con una carnevalesca intervista su “La Repubblica”, ha sbagliato di grosso».

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  • 22 Febbraio 2018

    Napolitano va a dormire…