Meloni: “È più facile trovare casa ai rifugiati che a una famiglia italiana in difficoltà”
«Se sei un rifugiato che occupa abusivamente un palazzo nel centro di Roma per 4 anni e poi lanci sampietrini e bombole del gas contro le Forze dell’Ordine per non essere sgomberato, tutti si preoccupano di darti una casa a gratis e mezzo Parlamento ti difende e attacca la Polizia che fa rispettare la legge. Se invece sei un padre di famiglia sotto sfratto con due bambini piccoli e sei in grave difficoltà economica ma ti impegni a pagare per avere un tetto sopra la testa, le Ong hanno sempre altre priorità umanitarie di cui occuparsi e tutti ti chiudono la porta in faccia. Che vergogna. Questo, ovviamente, fino quando gli italiani non decideranno di affidarci il governo della nazione». Così Giorgia Meloni su Facebook, mette in relazione due casi che hanno avuto diverso risalto nei giorni scorsi.
Meloni cita il caso della famiglia friulana sfrattata
Da una parte gli sgomberi dei rifugiati africani che da quattro anni occupavano abusivamente un immobile nel pieno centro di Roma. Dall’altra un fatto di cronaca passato in secondo piano e del quale hanno parlato solo i giornali locali e pochi altri organi di stampa. Uuna famiglia di Majano (in provincia di Udine) composta da padre, madre e due figlioletti che si trova in grande difficoltà economica. Per questo si è rivolta al parroco per chiedere temporaneamente ospitalità nella canonica di una piccola frazione di Majano, Comerzo. Disposta a pagare anche l’affitto. Ma la risposta del parroco, don Emmanuel Runditse, un sacerdote originario del Burundi, è stata un secco rifuto: «Non si può, nella canonica la Caritas deve ospitare 15 richiedenti asilo». Perché in questa infame lotta tra poveri, le istituzioni e le organizzazioni non governative mettono gli italiani all’ultimo posto.