L’euro-jihadismo catalano: Atta nel 2001 partecipò a un vertice a Cambrils

19 Ago 2017 13:43 - di Antonio Pannullo

Il governo spagnolo considera la cellula terroristica a cui si attribuiscono gli attentati di giovedì scorso in Catalogna è stata “smantellata”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Juan Ignacio Zoido. In realtà la Catalogna è da anni un crocevia jihadista, ed è da anni che la polizia catalana sta monitorando la situazione nella regione. La Catalogna, insieme all’enclave di Ceuta e Melilla, è da molti anni, forse 20, al centro delle trame jihadiste. Solamente nel corso di quest’anno la polizia della regione autonoma ha finora effettuato 17 arresti nel corso di 10 operazioni. Una tendenza al rialzo, rispetto agli 11 arresti effettuati in tutto il 2016 per reati di terrorismo. In totale, dal 2012, sono stati 62 gli arresti e almeno 30 le operazioni di polizia tese a sventare trame terroristiche. Addirittura, come ricordato da molti giornali, nel 2001, o forse anche prima, ossia quando gli attentatori di Barcellona e Cambrils non erano nati o avevano uno o due anni, lo stesso Mohamed Atta, l’egiziano considerato il capo della strage dell’11 settembre, andò a Cambrils per incontrarsi con Ramzi bin al-Shibh, un leader di al Qaeda, per preparare l’attentato alle Torri Gemelle. C’è dunque un filo rosso jihadista che lega la Catalogna all’Europa del terrore islamico. Bin al-Shibh, yemenita, non poté partecipare all’11 settembre e si limitò a fare da organizzatore. Arrestato in Pakistan, ora è ancora a Guantanamo. I figli degeneri di Egitto, Yemen, Marocco, Paesi, che spesso non vanno d’accordo politicamente, si sono unito nell’eurojihadismo, e per più di una generazione. Probabilmente Atta è un loro eroe mitologico, come Osama bin Laden, e sono disposti a replicare i suoi crimini per entrare nel Pantheon dei terroristi islamici. Non è finita: nel 2004 ci furono in Spagna gli attentati di Atocha, con 191 morti e due anni dopo un’inchiesta congiunta tra Italia e Spagna, permise l’individuazione e l’arresto di alcuni jihadisti coinvolto nell’attentato di Nassiriya. Alcuni di loro vivevano in Catalogna.

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