Atac come Alitalia? Il patetico allarme di Delrio e i disagi dei romani
E così su Atac anche Delrio si è svegliato. È vero, far finta di nulla sulla situazione del trasporto capitolino è impossibile. La tragedia è sotto gli occhi di tutti. E i romani sono sempre più preoccupati: per la loro quotidianità e per le sorti di Atac, che con 1,3 miliardi di debiti, i manager in fuga, gli scandali e i disagi crescenti, rischia di fare davvero la fine di Alitalia. Cioè di andare in liquidazione lasciando i cittadini della Capitale in braghe di tela. E però ecco che arriva Superman Delrio. Il cattolicissimo ministro strenuo difensore delle Ong, si desta e prova a dire qualcosa di rassicurante: “Sono necessarie scelte coraggiose”. Ma, dai? Atac è praticamente fallita. È sommersa dai debiti. È vittima di incapacità gestionale e cattiva politica e che fa Delrio? Si sveglia, quasi venisse da Marte, e lancia l’allarme? Incredibile, ma vero. “Il governo è attento e sta facendo la sua parte con i fondi per Roma” spiega gongolante il ministro in un paio di interviste al Messaggero e al Sole 24 ore. Peccato che di quest’attivismo governativo a Roma nessuno se ne sia accorto. Certo, c’è sempre da fare i conti con l’incapacità della giunta grillina, con la signora Raggi che ha già dato ampia e pessima prova di se (ultima chicca la richiesta del nuovo ad di Atac che è pure presidente e direttore generale di avere un superstipendio!). Ma anche il governo Renzi prima e Gentiloni poi della città se ne sono sempre bellamente infischiati. Autobus fatiscenti e a singhiozzo, attese di decine di minuti se non di ore sotto il sole cocente o in balia delle intemperie, metropolitana che fa davvero pena ed è pure rischiosa: questa è la realtà di Roma e del suo servizio di trasporto pubblico. Una realtà evidente a tutti. E che, perciò, rende patetico quest’allarme ferragostano su Atac di Delrio.