Voti di fiducia, Gentiloni da record. Insidiato il “primato” di Monti
Una tripletta, uno sprint da scattista. Nell’ultima settimana, nell’arco di appena due giorni, il governo Gentiloni ha fatto ricorso per 3 volte al voto di fiducia in Parlamento. In ballo c’erano tre decreti in scadenza, quello sugli interventi per il Mezzogiorno (al Senato) quello che introduce l’obbligo dei vaccini (alla Camera) e quello che ha consento il salvataggio delle Banche venete (al Senato).
Come evidenzia uno studio di “Openpolis“, in una sola settimana parlamentare il governo è salito a quota 17 voti di fiducia totali dal suo insediamento, che risale al 12 dicembre 2016. L’esecutivo Gentiloni, nel dettaglio, ha posto la questione di fiducia 10 volte a palazzo Madama, dove ormai i numeri ‘ballerini’ della maggioranza rendono sempre incerta la sorte dei provvedimenti, e 7 volte a Montecitorio.
Il ritmo dell’esecutivo in carica è di tutto rispetto, avendo fatto ricorso alla fiducia con una media di 2,43 volte al mese. Si tratta della seconda media più alta in assoluto degli gli ultimi cinque governi, battuta solo dalla performance fatta segnare dal governo guidato da Mario Monti, che vanta un ritmo di 3 fiducie al mese. Se continua così, Gentiloni riuscirà alla fine a “battere” Monti.