Ue, tassi di interesse invariati ancora a lungo. Draghi: noi prudenti e pazienti
La Banca Centrale Europea ha lasciato i tassi di interesse invariati. Il tasso principale è allo 0%, mentre quello sui depositi resta negativo allo -0,4%.
La Bce conferma il piano di quantitative easing a 60 miliardi di euro mensili (cioè l’acquisto da parte della Bce di titoli dalle banche mettendo in circolo nuova moneta) sottolineando di essere anche pronta ad ampliarlo “in termini di entità o durata” in caso di peggioramento dell’economia. Una opzione quest’ultima che allontana la prospettiva di un prossimo ritiro del Qe. Secondo gli analisti, infatti, il comunicato odierno avrebbe potuto escludere per la prima volta da mesi questo riferimento ad un possibile aumento del Qe. L’istituto bancario europeo ribadisce che manterrà i tassi al livello attuale per un periodo prolungato e “ben oltre l’orizzonte del piano Qe”. Come già avvenuto in occasione della riunione del board di giugno, nel comunicato che fa seguito all’annuncio sui tassi non viene fatto riferimento all’eventualità di un taglio del costo del denaro.
L’euro scende ai minimi di giornata dopo l’annuncio dell’istituto di Francoforte, mentre i mercati consolidano l’andamento rialzista.
La ripresa dell’eurozona – ha detto il presidente della Bce Mario Draghi in conferenza stampa – “si deve ancora tradurre in una più vigorosa dinamica dell’inflazione”. E ha aggiunto che “l’inflazione dovrebbe restare a livelli
attuali nei prossimi mesi” mentre quella di fondo “crescerà solo gradualmente”. Draghi ha inoltre assicurato che il processo di riduzione degli interventi “potrà essere condotto in maniera fluida”.
Nel decidere su tempi e modi di ritiro degli interventi la Bce dovrà dare prova di “una combinazione di fiducia, prudenza e pazienza”. “C’è ancora molta incertezza” sulla ripresa e sull’andamento dell’inflazione – ha ricordato Draghi – per questo “ci servono più dati, dobbiamo avere tutte le informazioni disponibili: sarà una discussione su diversi aspetti”.